Martedì, 19 Novembre 2024

Italtel. Mancano ancora risposte

Il giorno 4 ottobre si è svolto in modalità da remoto l’incontro tra la direzione aziendale di Italtel ed il coordinamento nazionale delle strutture e Rsu Fim, Fiom e Uilm.

Il 17 maggio è stato sottoscritto un accordo di contratto di solidarietà e le parti si sono impegnate ad incontrarsi per monitorare la gestione della solidarietà: nel suddetto incontro l’azienda ha riferito che i lavoratori e le lavoratrici coinvolte dalla solidarietà ammontano a 142 unità così suddivise:
- 72 impattate mediamente da una sospensione pari al 53% (percentuale massima prevista dall’accordo è del 85%);
- 15 impattate mediamente da una sospensione pari al 17% (percentuale massima prevista dall’accordo 50%);
- 55 impattate mediamente da una sospensione parti al 10% (percentuale massima prevista dall’accordo 30%).

Trattandosi di dati medi, il sindacato ha ribadito la necessità di intervenire con tutti gli strumenti possibili, utili a riportare a pieno regime tutti i lavoratori e le lavoratrici coinvolti della solidarietà con particolare urgenza a quelle unità che oggi subiscono maggiore percentuale di sospensione come il Service Center.
Sicuramente la formazione è uno strumento fondamentale alla riqualificazione ed all’aggiornamento delle competenze del personale ed in tal senso tra il sindacato e l’azienda è stato firmato un accordo con le risorse del Fondo Nuove Competenze nel mese di dicembre ma che è partita con un ritardo importate.

In merito al piano di rilancio, Italtel conferma il budget di volumi in linea con quelli previsti dal piano industriale anche a seguito dell’aggiudicazione di un bando di gara Enel per l’Italia, Spagna, Colombia e Brasile.

A partire dal 1° di ottobre l’azienda si è privata di 23 risorse, che poi sono diventate 21 per due dimissioni, cedendo il ramo ICT alla società Present, mentre rispetto all’annunciata operazione di cessione del ramo UBB che coinvolge ad oggi 92 persone invece delle 100 inizialmente individuate nella procedura anche questa annunciata per il 1° ottobre, Italtel, incalzata dal sindacato, ha risposto che oggi non vi è ancora una data certa circa il passaggio delle suddette risorse alla New.Co. Per questa ragione il coordinamento ha chiesto un ulteriore incontro all’azienda alla presenza di Fibermind per poter dare risposte a tutte le domande che i lavoratori e le lavoratrici pongono alle Rsu.

Rispetto al sito di Palermo che è stato venduto, l’azienda non ha ancora individuato una sede che risponda alle esigenze della società, limitandosi a confermare che per il momento Italtel rimarrà nella vecchia -e a nostro avviso inadeguata- sede di Carini in ragione del contratto di affitto con la società che lo ha acquistato. Riguardo al futuro si è sempre fermi a una generica dichiarazione di “strategicità” del sito, non suffragata però ancora da fatti, tenendo anche conto che la sede resta ancora l’unica per cui non sono state fatte assunzioni,

Il coordinamento unitario nazionale si è espresso ritenendo non più necessario il ricorso alla solidarietà, anche alla luce delle numerose adesioni al piano di uscite incentivate e della uscita ingente di risorse comprese dalle cessioni di ramo UBB e ICT, e ha quindi chiesto con forza che l’utilizzo del Contratto di Solidarietà venga interrotto.

Circa la sorte di PSC, socio di maggioranza di Italtel in concordato preventivo, ancora nessuna novità.

Le parti si aggiornano con un ulteriore incontro nei primi giorni del prossimo mese di novembre.


Coordinamento Rsu Italtel

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 6 ottobre 2023

 

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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