Il giorno 15 settembre si è tenuta in modalità telematica la riunione tra il gruppo dirigente di Italtel, assistito da Assolombarda, il gruppo dirigente di Present, le organizzazioni nazionali di Fim, Fiom e Uilm ed il coordinamento nazionale delle strutture e delle RSU.
La riunione è stata convocata a seguito dell’apertura della procedura di cessione di ramo ex art. 47 per la ICT che passerà a Present con la tutela dell’art. 2112 del Codice Civile a partire dal 1° ottobre, mantenendo quindi tutti gli istituti economici e normativi attualmente in essere ed il CCNL metalmeccanici industria, e che riguarderà 18 lavoratori e lavoratrici attualmente in forza in Italtel a Milano e 5 a Palermo, per un totale di 23 unità.
Present è un’azienda affermata nel campo dei servizi di digitalizzazione, attualmente ha 1.500 dipendenti e punta a crescere arrivando a 2.500 nei prossimi tre anni; già nota ad Italtel da diversi anni per collaborazioni svolte in passato, ha sedi in tutta Italia ma non a Palermo.
I lavoratori e le lavoratrici coinvolti dalla cessione continueranno a prestare la propria opera nei locali di Italtel sia a Milano che a Palermo, comunque Present ha riferito al tavolo, che intende rafforzare la propria presenza sul territorio siciliano e quindi nel tempo, anche sulla scorta delle vicende legate alla vendita dell’ex sede storica di Carini, valuteranno la possibilità di individuare una sede alternativa.
Tra le due società sarà sottoscritto un accordo di collaborazione di 5 anni, i lavoratori e le lavoratrici che passeranno in Present proseguiranno sulla scorta del suddetto contratto il loro lavoro in Italtel anche se in futuro potranno essere coinvolti in altre attività.
Italtel ha riferito al tavolo sindacale che da diverso tempo si stavano facendo delle valutazioni circa la necessità di dover implementare la ICT, asset fondamentale per il piano di rilancio della società previsto dal Piano Industriale con professionalità di alto profilo, attraverso anche l’assunzione di nuove risorse, ma i ritardi che si sono verificati circa gli interventi e gli investimenti necessari a tale operazione hanno trovato soluzione nell’esternalizzazione del servizio ICT cedendolo a Present.
In questa dinamica va sottolineata la mancanza di chiarezza da parte di Italtel, poiché in precedenti incontri tenutosi nei mesi di giugno e luglio, le OO.SS. avevano chiesto circa le voci che circolavano sulla possibile cessione di ICT, le quali però erano state smentite dal gruppo dirigente.
Così, insieme ai 100 lavoratori e alle lavoratrici della UBB, perdiamo un altro pezzo di Italtel.
Le motivazioni addotte da Italtel a sostegno della sua decisione non ci hanno per niente convinto. Perché per implementare una struttura strategica la si esternalizza invece di potenziarla internamente, nel caso dando in gestione esterna solo gli ambiti che presentano le maggiori criticità? Perché non si è nemmeno provato a riconvertire professionalità interne poco o niente utilizzate? Perché un’azienda che ha anche nell’IT la sua specificità dismette proprio questo reparto? Come mai le criticità che portano a questa dismissione non sono state evidenziate nel Piano Industriale che ci è sato presentato?
Anche per queste ragioni Fim, Fiom e Uilm ed il coordinamento nazionale unitario ritengono che sia fondamentale che l’azienda risponda urgentemente alla richiesta di incontro inviata nella stessa mattina di venerdì 15, sospendendo ogni possibilità di sottoscrivere il verbale di esperita procedura.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 18 settembre 2023