Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 19 gennaio 2024 l’incontro di monitoraggio del contratto di solidarietà e piano di uscite incentivate tra la dirigenza di Italtel, assistita da Assolombarda e il Coordinamento delle Rsu, le strutture territoriali e nazionali di Fim, Fiom e Uilm.
Il contratto di solidarietà sottoscritto il 17 maggio in sede ministeriale impatta attualmente su 142 profili per un valore medio del 30% di sospensione e più nello specifico:
- 53% impatto medio nella platea del personale ove era prevista una percentuale massima dell’85%;
- 14% impatto medio nella platea del personale ove era prevista una percentuale massima del 50%;
- 10% impatto medio nella platea del personale ove era prevista una percentuale massima del 30%.
Il Coordinamento nazionale ha ribadito la necessità di recuperare e riportare a piena saturazione tutti i profili professionali coinvolti dall’ammortizzatore sociale anche attraverso gli strumenti della formazione, così come previsto dagli accordi e dal piano industriale presentato nel luglio del 2022.
Sono invece 59 i lavoratori o le lavoratrici che hanno aderito al piano di uscite incentivate.
Italtel oggi è una realtà fortemente ridimensionata anche a seguito delle uscite di 105 lavoratori e lavoratrici che sono attualmente in forza in altre società a seguito delle cessioni di ramo avvenute nel 2023, prima lato UBB e successivamente lato ICT, rimane quindi incomprensibile che ci siano ancora profili sospesi all’85% come il personale del Service Center; va inoltre sottolineato che i lavoratori del Service Center e pochi altri appartenenti ad altri reparti sono in pratica i soli a dover sopportare per intero il peso del Contratto di Solidarietà a loro assegnato.
Sempre in coerenza con il piano industriale Italtel ha assunto 51 unità nel biennio 2023/2024 inserendo nel proprio organico 25 profili sulla sede di Roma, altrettanti 25 su Milano ed 1 a Palermo, dove invece è stata individuata la nuova sede; lascia perplessi l’affermazione che in una realtà affamata di lavoro come Palermo l’Azienda non riesca a trovare i profili professionali necessari al potenziamento della sede.
Il Coordinamento nazionale ritiene che Italtel debba mettere a terra ulteriori sforzi per recuperare i lavoratori e le lavoratrici dalla solidarietà.
Circa il socio di maggioranza PSC alla fine del mese di ottobre si è concretizzata l’offerta vincolante di Nexitalia, perciò nei prossimi mesi di febbraio e marzo dovrebbe sciogliersi il nodo circa il concordato di PSC.
Le parti si sono aggiornate per un ulteriore incontro circa il consuntivo del 2023 e le prospettive del 2024 nei prossimi giorni.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 24 gennaio 2024