Si è tenuto oggi al Mise il programmato incontro con il neo Commissario Straordinario dell'Ilva Piero Gnudi.

Dal quadro che lo stesso Commissario ha tracciato emerge una situazione di grave  sofferenza dal Gruppo che, pur riducendo le perdite del 2013, continua a bruciare disponibilità di cassa.

Pur confermando il pagamento degli stipendi di giugno la crisi di liquidità ha come primo effetto il rinvio del pagamento del premio di produttività legandone i destini e i tempi a quelli del prestito-ponte.

Ma è sul piano più generale che la crisi di liquidità introduce i più forti elementi di preoccupazione: non ci sono risorse per attuare l'AIA non ci sono investimenti disponibili per le prospettive industriali ed occupazionali del Gruppo.

In questo senso, il Commissario straordinario, ha rintrodotto un cambio di scenario e di mandato.

Innanzi tutto una immediata modifica del decreto per poter rendere pre-deducibile il prestito-ponte da parte delle Banche e, questione ancora più rilevante, la ricerca di un nuovo azionista di maggioranza a cui si aggiungerebbero soci minori

E' evidente che siamo ad un cambio di fase che, per quanto riguarda Fim, Fiom, Uilm ha bisogno di un immediata verifica con il Governo sul mandato conferito al Commissario ed allo stesso tempo di una riunione del coordinamento del Gruppo alla presenza del neo Commissario Gnudi.

 La disponibilità del Governo e del Commissario a trovare una data già nelle prossime ore nulla toglie alle preoccupazioni che il nuovo scenario e l'indeterminatezza che lo circonda  ci consegna.

 Per queste ragioni Fim, Fiom, Uilm nazionali proclamano per venerdì 11 luglio lo sciopero generale del Gruppo con manifestazione a Roma davanti alla Presidenza del Consiglio.

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