No a un’ Europa senza acciaio! In conformità con la discussione e decisione presa in giugno durante il 2 ° Congresso IndustriAll Europe a Madrid, e’ stata finalmente fissata la data per la Giornata d’Azione Europea a sostegno di un futuro sostenibile della siderurgia nel nostro continente. L’industria siderurgica europea ha attraversato diversi anni di immense difficoltà, mettendo a dura prova l’occupazione nel settore. Oltre 80mila persone hanno perso il lavoro dallo scoppio della crisi economica nel 2008. L’occupazione totale è, di conseguenza, a scendere sotto i 340mila dipendenti.
Importazioni a buon mercato a prezzi di dumping, una legislazione che aumenta i costi di esercizio degli impianti siderurgici in tutta Europa, tra cui quelli dei leader tecnologici che soddisfano i più elevati standard ambientali, stanno aumentando il rischio di una spirale continua verso il disastro.
Per queste ragioni è molto importante che noi, come lavoratori dell’industria in Europa, ci solleviamo a sostegno dei nostri posti di lavoro e del settore siderurgico in Europa. La produzione di acciaio è una parte importante e cruciale della competitività e sostenibilità della base industriale che costituisce la spina dorsale dell’economia europea. Il 9 novembre 2016 dovremo, quindi, marciare sotto lo slogan “NO a un’Europa senza acciaio”!
In questo giorno, marceremo per difendere un forte settore siderurgico per una forte Europa industriale; per salvaguardare competenze e posti di lavoro; per chiedere un commercio equo, invece di dumping; per spingere sull’uso di strumenti di difesa commerciale efficaci; per uno schema di scambio delle emissioni, che supporti posti di lavoro e innovazione; per gli investimenti in ricerca e sviluppo; per rafforzare le infrastrutture industriali; per un effettivo dialogo sociale; per posti di lavoro dignitosi e salari equi.
A livello europeo si e’ già iniziata l’organizzazione di una manifestazione di massa a Bruxelles, con l’invito a tutti i sindacati affiliati ad unirsi a industriAll Europe nello sforzo di mobilitazione messo in campo. L’obiettivo del sindacato europeo dell’industria e’ quello di garantire la partecipazione di oltre 10mila lavoratori. L’impegno maggiore sarà sostenuto dai sindacati di quei paesi limitrofi al distretto di Bruxelles (Belgio, Francia, Germania e Lussemburgo). Però, affinché l’evento abbia un completo successo, e’ indispensabile anche la presenza e il sostegno degli altri sindacati europei con presenze significative nel settore, specie Turchia, Italia, Romania, Polonia, Spagna, Regno Unito, Svezia, Repubblica Ceca, Austria, Slovacchia ecc.. La nostra partecipazione dall’Italia e’ importante per il peso (secondi nel numero di occupati in Europa dopo la Germania) e per le criticità societarie e/o produttive (Arcelor-Mittal Magona, Beltrame, ILVA, Lucchini, Riva Forni Elettrici, Thyssen-Krupp Ast ecc.) che il settore vive da anni nel nostro paese.