Il giorno 11 settembre, si è svolto a Trieste, in concomitanza ad una partecipata manifestazione in Piazza Unità d’Italia, l’incontro fra le Segreterie Nazionali e Territoriali Fim Fiom Uilm, le RSU della Ferriera di Servola ed i rappresentanti della Regione Friuli Venezia Giulia con la presenza del Presidente Massimiliano Fedriga.
L’incontro è stato richiesto dalle Organizzazioni sindacali a seguito delle notizie, emerse a mezzo stampa, della volontà da parte della Regione F.V.G. di avviare la chiusura dell’area a caldo della Ferriera di Servola e la disponibilità da parte del gruppo Arvedi a verificarne le condizioni, anche in tempi brevi.
Nel corso della riunione abbiamo quindi stigmatizzato le modalità con cui sono state rilasciate queste “gravi” dichiarazioni, incuranti ed insensibili della conseguente messa in discussione di 600 posti di lavoro, che hanno riconfermato le preoccupazioni dei lavoratori sulle prospettive occupazionali ed industriali del sito siderurgico.
I sindacati hanno valutato ancora più gravi tali dichiarazioni soprattutto in virtù dell’esito dell’incontro da cui non è emersa alcuna certezza su un progetto di riconversione compiuto e concreto che assicuri la continuità occupazionale di tutti i lavoratori della Ferriera e nessuna certezza sui tempi di realizzazione dello stesso.
Abbiamo quindi ribadito la nostra contrarietà alla chiusura dell’area a caldo in mancanza di una concreta e credibile alternativa alle attuali attività della Ferriera: le eventuali scelte politiche di sviluppo sull’area portuale di Trieste non dovranno essere pagate dai lavoratori della Ferriera.
Nel corso del confronto le segreterie nazionali hanno ribadito l’importanza delle produzioni del sito triestino, nell’ambito del settore siderurgico italiano e del nostro sistema manufatturiero, la cui eventuale messa in discussione può essere affrontata ed esaminata solo nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico dove è già attivo da tempo, su richiesta di Fim Fiom Uilm, un tavolo specifico di monitoraggio.
I sindacati hanno ricordato al tavolo regionale la validità del vigente Accordo di Programma con cui MiSE, MATTM, MIT, MMLL, Regione F.V.G., Comune di Trieste, Autorità Portuale e lo stesso gruppo Arvedi hanno assunto l’impegno, con strumenti e risorse straordinarie, a riqualificare l’area industriale di Trieste ed il rilancio produttivo della Ferriera.
Lo stesso Presidente M. Fedriga ci ha confermato di aver già inoltrato una richiesta di convocazione urgente presso il MiSE per proseguire il confronto con i sindacati, Arvedi ed i ministeri firmatari dell’AdP.
Abbiamo richiesto al Presidente Fedriga di intervenire presso Arvedi affinchè assicuri la continuità produttiva ed assicuri il massimo livello di attenzione sulla sicurezza in fabbrica.
Attendiamo con attenzione la convocazione da parte del MiSE (prevista per la prossima settimana), con la presenza dei rappresentanti del gruppo Arvedi, per riportare tutte le questioni in sede governativa a tutela dei lavoratori della Ferriera.
L’incontro dell’11 segna l’inizio di un percorso lungo e difficile in cui sarà necessario mettere in campo ulteriori iniziative di mobilitazione.
Ringraziamo tutti i lavoratori, anche delle altre aziende del territorio, che hanno partecipato e contribuito alla buona riuscita della manifestazione.
Fim Fiom Uilm nazionali
Fim Fiom Uilm Trieste
Roma, 13 settembre 2019