In considerazione del fatto che da quando è stato proclamato sciopero in Polygon, moltissimi lavoratori si stanno organizzando con le strutture territoriali di riferimento per partecipare e, considerato che anche in queste ore continuano a manifestarsi adesioni in territori nuovi che stanno aumentando notevolmente la forza della nostra iniziativa, al fine di recuperare ulteriori adesioni nel rispetto della normativa vigente, si decide di sospendere lo sciopero del 4 Ottobre p.v.
Le lavoratrici e i lavoratori della Polygon impegnati nelle ASL, negli Ospedali e nelle tante strutture private del territorio nazionale, stanno manifestando concretamente l’insoddisfazione e la rabbia per quanto attuato dall’Azienda rispetto all’assorbimento dell’aumento contrattuale, al mancato aumento del buono pasto, al mancato adeguamento dell’indennità di reperibilità e al sottoinquadramento strutturale rispetto alla professionalità e alle responsabilità di tanti lavoratori.
I continui dinieghi alle proposte fatte dalle rappresentanze sindacali e l’assorbimento effettuato sul contratto nazionale che ha impedito ai lavoratori l’adeguamento all’inflazione, hanno fatto emergere una grande forza collettiva all’interno dell’Azienda con continue adesioni all’iniziativa in corso.
Tutti gli incontri effettuati hanno visto purtroppo l’Azienda chiudere a qualsiasi ipotesi di soluzione, il risultato di questo atteggiamento è l’enorme ampliamento della protesta e l’adesione di tanti territori.
Nella ingegneria clinica e nella manutenzione delle apparecchiature tecnologiche degli ospedali, la professionalità dei dipendenti è essenziale e deve essere valorizzata attraverso trattamenti economici adeguati e ambienti conformi alle normative sulla sicurezza e sull’ambiente.
Le lavoratrici e i lavoratori hanno contribuito in modo significativo alla crescita dell'Azienda e si aspettano un riconoscimento concreto da parte della Polygon, per questo per costruire ancora più forza è sospeso lo sciopero già convocato e si procederà a breve ad una nuova proclamazione.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 3 ottobre 2024