Si è svolto il 28 febbraio, presso ASSOLOMBARDA a Milano, il primo incontro previsto dalla legge a seguito dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo, riferita a 833 lavoratrici e lavoratori su un totale di 3.692 (cui si aggiungono ... in somministrazione).
Presente all’incontro una folta delegazione composta dalle RSU e dalle strutture FIM FIOM UILM provenienti da tutti i territori impattati dalla procedura.
La riunione, dedicata al cosiddetto “esame congiunto”, si è svolta in un clima decisamente surriscaldato, conseguenza diretta dell’ostinazione aziendale nel procedere all’apertura della procedura di licenziamento (formalizzata il 21 febbraio).
Ignorando gli appelli provenienti da più parti, sindacali ed istituzionali, in totale spregio dell’ottima riuscita della “giornate della lotta” promosse da FIM FIOM UILM e sostenute dalle lavoratrici e dai lavoratori, SIRTI ha deciso di “tirare diritto” scegliendo di inviare un preciso segnale ai propri azionisti (ed alle banche), piuttosto che aprire un confronto responsabile e serrato con la delegazione sindacale, senza i vincoli temporali imposti dalla procedura (75 gg massimi), come da nostra reiterata richiesta. Un atteggiamento arrogante ed inaccettabile che ha prodotto la pronta e decisa reazione della delegazione sindacale tutta, che ha unitariamente preteso che l’apertura del tavolo di confronto fosse vincolata all’obiettivo finale “esuberi zero”.
Pertanto, sono state formalizzate all’azienda le seguenti condizioni:
1) interruzione dei termini temporali della procedura per il tramite di una moratoria sulla decorrenza dei 75 giorni (a partire dai primi 45 in sede sindacale);
2) uscite incentivate e volontarie per accompagnamento alla pensione e comunque con il criterio della non opposizione al licenziamento;
3) tutela del posto di lavoro con ammortizzatori sociali di natura conservativa;
4) riduzione delle attività di sub-appalto.
A fronte di un’apertura circa l’individuazione di strumenti alternativi non espulsivi, SIRTI si è palesata in modo assai tiepido sul tema, per noi cruciale, dell’utilizzo dei sub-contratti, rifiutando la richiesta di sospensione temporale della procedura.
Risposte ritenute insufficienti per il proseguo del confronto, con conseguente proclamazione della “Settimana della Lotta” che si articolerà dall’11 al 15 marzo con manifestazioni e presidi a livello interregionale, con 8 ore di sciopero.
La mobilitazione nazionale sarà preceduta da assemblee informative sorrette da adeguate iniziative di mobilitazione decise a livello locale.
Grazie alla copertura mediatica riservataci dalla stampa libera e democratica, la vertenza SIRTI gode di una visibilità non solo tra gli “addetti del settore”, ma anche nel Paese.
Stupisce, pertanto, il silenzio assordante del Governo, cui sin da novembre scorso abbiamo chiesto un confronto sul settore delle TLC, richiesta reiterata nei giorni scorsi a fronte della vertenza SIRTI a firma dei segretari generali di FIM FIOM UILM e ad oggi ancora disattesa.
Lavoratrici e lavoratori della SIRTI tutti, continuiamo assieme uniti e compatti la lotta per la difesa del nostro posto di lavoro. #nessuno si senta escluso!
Le RSU SIRTI
Le strutture nazionali e territoriali FIM FIOM UILM
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