Lecce, 7 marzo 2019 – Un’assemblea pubblica per sensibilizzare la cittadinanza. I lavoratori della Sirti portano la loro vertenza al centro del dibattito cittadino di Galatina con l’assemblea pubblica convocata nel Palazzo della Cultura (Piazza Dante Alighieri, 51) alle ore 15.30 di domani, venerdì 8 marzo. Parteciperanno: il coordinatore nazionale Sirti della Fiom, Piero Locatelli; la Segretaria Generale della Cgil Lecce, Valentina Fragassi; la Segretaria Generale della Fiom di Lecce, Annarita Morea; un rappresentante dell’amministrazione comunale di Galatina e una delegazione dei dipendenti Sirti di Modugno. Sono stati invitati anche i parlamentari salentini.
Sirti ha aperto una procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 833 lavoratrici e lavoratori su un totale di 3.692. Sul territorio salentino ciò si tradurrà nel taglio di 32 posti di lavoro su 84. L’assemblea pubblica giunge dopo i due sit-in con la partecipazione del 100 per cento dei dipendenti davanti ai cancelli dell’azienda. Sarà una data importante anche perché l’incontro si svolgerà il giorno dopo la riunione in Regione Puglia (7 marzo) e poco prima del tavolo convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico (12 marzo). La lotta del sindacato contro il piano di tagli annunciato dal Gruppo proseguirà la prossima settimana: dall’11 al 15 marzo infatti Fim, Fiom e Uilm nazionali hanno proclamato 8 ore di sciopero, visto il fallimento dell’incontro tenutosi a Milano il 28 febbraio. L’azienda nonostante le richieste avanzate dal sindacato e dai lavoratori ha deciso di andare avanti per la sua strada e inviare un preciso segnale ai propri azionisti (ed alle banche), piuttosto che aprire un confronto responsabile e serrato con la delegazione sindacale, senza i vincoli temporali imposti dalla procedura (massimo 75 giorni a partire dal 21 febbraio).
Le richieste del sindacato
Tutte le proposte mirano all’obiettivo finale “esuberi zero”:
1) interruzione dei termini temporali della procedura per il tramite di una moratoria sulla decorrenza dei 75 giorni (a partire dai primi 45 in sede sindacale);
2) uscite incentivate e volontarie per accompagnamento alla pensione e comunque con il criterio della non opposizione al licenziamento;
3) tutela del posto di lavoro con ammortizzatori sociali di natura conservativa;
4) riduzione delle attività di sub-appalto. Sirti ha aperto sull’individuazione di strumenti alternativi non espulsivi, è stata tiepida sul cruciale tema dei sub appalti ed ha chiuso ogni spiraglio sulla richiesta di sospensione temporale della procedura. Da qui la proclamazione della “Settimana della Lotta”: 8 ore di sciopero tra l’11 ed il 15 marzo con manifestazioni e presidi a livello interregionale. In Puglia lo sciopero è stato programmato per il 13 marzo, con presidio sotto la Prefettura di Bari.
Fiom Lecce: vertenza Sirti, domani assemblea pubblica a Galatina
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