Dopo quasi diciotto mesi di duro negoziato, dopo l'approvazione dell'84% delle Rsu, ora tocca alle lavoratrici e ai lavoratori votare l'ipotesi d'intesa sull'integrativo aziendale Fincantieri presentata e discussa nelle assemblee. Il giudizio dei lavoratori sarà decisivo e vincolante, nel referendum a voto segreto che si terrà il 25, 26 e 27 luglio: un appuntamento democratico importantissimo cui ci impegniamo perché abbia la massima partecipazione.
La Fiom conferma il giudizio espresso nelle assemblee e invita le lavoratrici e i lavoratori di Fincantieri a votare SI, approvando l'ipotesi d'intesa e trasformandola in accordo. In caso contrario, poiché il voto è sovrano e non è uno scherzo, le organizzazioni sindacali non avrebbero il mandato per firmarlo e si dovrebbe riaprire il negoziato per conquistare un accordo migliore.
L'ipotesi d'intesa è positiva perché non sono passate le pretese che Fincantieri ha cercato di ottenere fino all'ultima ora di negoziato, utilizzando ogni mezzo per intimidire e minacciare i lavoratori, compresa l'arma dei trasferimenti coatti e la revoca degli aumenti salariali ottenuti con l'accordo del 2009. Fincantieri pretendeva una permanente incertezza nella distribuzione del lavoro, l'azzeramento delle 104 ore di Par, la limitazione dei permessi per le visite mediche, vincolare importanti quote salariali al giudizio discrezionale del capo su ogni singolo lavoratore, avere mano libera sull'orario di lavoro, la limitazione del diritto di sciopero con relative sanzioni, il controllo a distanza su ogni singolo lavoratore.
Questo progetto è stato respinto, ma l'ipotesi d'intesa porta i graffi di questo scontro, misurabile anche nella distanza con le richieste della nostra piattaforma.
L'ipotesi di accordo garantisce, a partire dai prossimi mesi, una distribuzione dei carichi di lavoro fino oltre il 2020 - che saturerà tutti i cantieri, sedi e controllate italiane - salvaguardando e aumentando i livelli occupazionali.
Qualche piccolo passo in avanti è stato fatto su appalti e sub-appalti con un insieme di controlli e informazioni che saranno fornite alle Rsu e al sindacato.
Gli orari di lavoro dovranno essere discussi con le Rsu anche in rapporto a quanto previsto in materia di sicurezza.
Per quanto riguarda la parte salariale, l'una-tantum è di 1.050 € (subito erogata: 550 in denaro e 500 in benefit-welfare). Viene ripristinato il premio di efficenza di 1.500 € anno, mentre viene fissato un premio di partecipazione variabile di 1.208 € l'anno che può anche salire del 20%.
Sul Premio di Risultato il lavoratore potrà scegliere in totale libertà se farselo retribuire in busta – sfruttando la tassazione agevolata – oppure l'erogazione in tutto o in parte in welfare (come illustrato nelle assemblee, in questo caso sarà detassato e potrà essere implementato di un ulteriore 10%).
Viene inserito un premio sociale di 827 € l'anno – che sostituisce i 69 € del premio di produttività che non veniva più erogato –, completamente detassato e utilizzabile in benefit-welfare con casistiche e modalità che saranno diffuse in modo preciso dopo l'approvazione dell'ipotesi d'intesa.
Sulla sanità integrativa, viene aumentato il contributo aziendale su ogni singolo lavoratore di 100 € l'anno per rafforzare le garanzie e le prestazioni per il lavoratore o ridurre l'onere aggiuntivo a carico del lavoratore in caso di copertura dei familiari a carico.
Questi i principali punti dell'ipotesi d'intesa, che contiene cose importanti e positive ma anche opacità. Se verrà approvata col voto dei lavoratori, per superarne gli attuali limiti andrà gestita con attenzione e rigore per conquistare nuovi vantaggi per i lavoratori, sfruttando anche il periodo post-crisi e avere in futuro risultati tangibili e positivi.
La Fiom si impegna ad assumere come vincolante l'esito del voto e a tenere un comportamento coerente. La Fiom invita tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a votare SI per avere la forza e la credibilità per migliorarne l'applicazione.