Il Coordinamento Fiom Fincantieri riunitosi a Roma in data odierna per valutare come rispondere all'interruzione del negoziato sull'integrativo di gruppo operata da Fincantieri, ribadisce che per la FIOM è indispensabile modificare i contenuti del documento presentato dalla Direzione Aziendale nel corso dell'ultimo incontro che si è tenuto a Trieste nella giornata del 28 aprile scorso, giudicato non accettabile da parte di Fim, Fiom, Uilm.
La Fiom aveva chiesto varie modifiche.
Intervenire sulla parte del documento che affronta la politica industriale affinché Fincantieri rinunci agli scorpori e a ulteriori delocalizzazione di pezzi importanti delle attività oggi svolte nel gruppo. Occorre garantire una equa distribuzione dei carichi di lavoro e l'occupazione in tutte le sedi, cantieri e controllate di Fincantieri in Italia.
Le flessibilità e gli orari incidono profondamente sulle condizioni di vita dei lavoratori, dunque Fincantieri non può pretendere di avere mano libera: le reali esigenze di flessibilità e gli orari, anche in funzione di fare fronte alle esigenze produttive, vanno concordate con la RSU.
Gli appalti oggi sono prevalenti rispetto alle attività svolte da Fincantieri, spesso si tratta di occupazione priva di diritti e sottopagata, occorre ridurli e stabilire norme di controllo precise, esigibili dalle RSU affinché non si operi in un regime di illegalità contrattuale per abbassare i diritti di tutti.
Sul salario vanno ripristinati i vecchi accordi e introdotta una ulteriore quota salariale che, legata ad obiettivi di qualità e produttività seri e verificabili, sia ragionevolmente raggiungibile. Inoltre non si possono abbassare i trattamenti economici delle trasferte e non si possono inserire controlli a distanza sui lavoratori privandoli della loro dignità.
Vanno migliorate e non distrutte le relazioni e le agibilità sindacali, poiché la vera esigibilità degli accordi si raggiunge quando gli stessi sono condivisi dalle parti e votati dai lavoratori.
Per queste ragioni il Coordinamento Fiom Fincantieri propone a Fim e Uilm di indire unitariamente (a partire dai prossimi giorni) assemblee unitarie in tutti i cantieri, sedi e controllate, nelle quali portare i lavoratori a conoscenza di quanto è avvenuto e decidere insieme a loro le mobilitazioni necessarie.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 3 maggio 2016