Nelle giornate del 26, 27 e 28 aprile, a Trieste, si sono svolti una serie di incontri con Fincantieri sulla trattativa per l'integrativo di gruppo.
Le proposte avanzate dalla Fiom per provare ad arrivare ad un accordo sono state in buona parte respinte da Fincantieri così come, in parte, quelle avanzate da Fim e Uilm, non fissando nessun altro incontro e rompendo di fatto la trattativa.
Il testo "prendere o lasciare", presentato da Fincantieri nella giornata del 28, non ha apportato modifiche sostanziali all'impianto presentato nelle bozze precedenti, a cominciare dagli aumenti salariali che non ci sono e dal nuovo premio di risultato, trasformato da certo in variabile, legato a valutazioni individuali e agli indici di redditività.
Da una prima lettura del testo aziendale si evince che Fincantieri vuole mano libera sugli orari di lavoro, introdurre controlli a distanza, ridurre le agibilità sindacali, limitare il diritto di sciopero e cancellare importanti condizioni di miglior favore sulle trasferte. Nessuna rassicurazione reale neanche su scorpori e delocalizzazioni, limitate possibilità di controllo di sito sugli appalti.
Al fine di una valutazione seria e approfondita sul testo aziendale di oltre 120 pagine è stato convocato il Coordinamento nazionale per la giornata del 3 maggio.
La Fiom proporrà a Fim e Uilm di informare al meglio tutte le lavoratrici e i lavoratori sui contenuti della proposta avanzata dall'azienda, per dar loro modo di esprimersi e prendere le decisioni necessarie.
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 28 aprile 2016