Si è svolto oggi al ministero dello Sviluppo economico l'incontro tra il management di Ge/Alstom power, i rappresentanti del ministero e delle istituzioni locali, i rappresentanti territoriali e nazionali di Fim, Fiom e Uilm riguardo la vertenza del sito Alstom power di Sesto San Giovanni.
L'azienda ha nuovamente rappresentato la situazione come molto critica, con il sito di Sesto senza nessuna commessa in lavorazione, con un dialogo avviato ma lontano da una possibile conclusione con un soggetto terzo per una possibile reindustrializzazione del sito e soprattutto con una procedura di mobilità avviata per 179 dipendenti.
Per Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom, "l'azienda ancora una volta si è presentata al tavolo con un atteggiamento arrogante, dichiarando che l'unica strada percorribile dal suo punto di vista è la procedura di mobilità, nonostante anche il ministero abbia ribadito la non tollerabilità di questa posizione da parte di una multinazionale come Ge".
"Per quanto riguarda la Fiom - continua Rappa - abbiamo ribadito che non è accettabile la chiusura di un sito e il licenziamento di 179 persone da parte di un gruppo che conta nel nostro paese circa 13mila dipendenti e che usufruisce di finanziamenti pubblici. Il prossimo 7 giugno, data del primo incontro presso Assolombarda per la procedura di mobilità, se questa non sarà congelata intensificheremo le iniziative di mobilitazione in tutto il gruppo."
"Positiva - conclude - la posizione assunta dal ministero di non condivisione dell'iniziativa aziendale e della decisione di avviare un confronto in tempi rapidi tra il ministro Calenda e i vertici di General electric al fine di far modificare la posizione dell'azienda."
Fiom-Cgil/Ufficio Stampa
Roma, 31 maggio 2016