Nelle giornate di lunedì 29 gennaio e martedì 30 gennaio si sono svolti i rispettivi primi incontri in merito alle due procedure di licenziamento avviate dalla multinazionale americana. Su 137 lavoratori coinvolti l’Azienda intende licenziare 19 persone, esternalizzando poi le manutenzioni ordinarie, programmabili, ad una ditta spagnola ISEG che, ad oggi, non ha filiali in Italia.
Da mesi, da quando l’Azienda in Europa al CAE ha comunicato la sua strategia di riduzione dei costi nel Continente, pur in presenza di forti investimenti pubblici e privati nel settore, la Fiom congiuntamente alle sue strutture ha comunicato la forte contrarietà e lo stato di agitazione in tutte le filiali in cui è presente. Abbiamo poi proposto da tempo di affrontare il problema nel merito prima che l’Azienda decidesse di aprire la procedura.
La Fiom ritiene che questa situazione sia grave e pericolosa perché il segnale che manda a tutto il settore è quello che si possono percorrere scelte di precarizzazione, svalorizzandone il lavoro delle persone. Infine l’assenza di aziende italiane del settore, che facciano mercato, espone il nostro Paese alle scelte prese in altre parti del mondo.
La Fiom respinge queste procedure e nelle assemblee con i lavoratori si deciderà come affrontare la situazione.
Rimane confermato l’attuale stato di agitazione definito nelle sedi territoriali.
I prossimi incontri si terranno la settimana prossima e quella successiva.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 31 gennaio 2024