Domenica, 24 Novembre 2024

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A noi metalmeccanici aumento di 123 euro. Ma i prezzi corrono di più

Un milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici beneficeranno da luglio di un aumento dei salari da 123,40 euro lordi al mese anziché 27 euro, grazie all’adeguamento dell’indice dei prezzi Ipca, al netto della componente energetica importata, rivisto al rialzo dall’Istat dal 4,7 al 6,6%. «Aumenti conquistati grazie alla clausola di garanzia inserita nell’ultimo rinnovo contrattuale del 5 febbraio 2021. E l’obiettivo è andare oltre l’Ipca depurata nel prossimo rinnovo del 2024», dice Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil.

Segretario, i metalmeccanici sono gli unici lavoratori italiani che si giovano di rialzi ex post dell’Ipca. Eppure l’anno scorso i sindacati erano contro questo indice, perché non registrava le impennate del gas. Ci avete ripensato?

«I metalmeccanici hanno un sistema unico, è vero. Ma ricordo che l’aumento dei 27 euro, ora diventato 123,40 euro lordi al mese, è frutto della contrattazione che comprende non solo l’applicazione dell’Ipca depurato dai prezzi energetici, ma anche una componente di innovazione. Abbiamo cambiato i livelli di inquadramento, legando le professionalità non più alla mansione, ma al ruolo in azienda. Ricordo anche che l’inflazione nel 2022 è stata dell’8,7%, con gli ultimi mesi dell’anno sopra il 10%. I lavoratori hanno perso molto potere d’acquisto. Recuperare ora quel 6,6% è una boccata d’ossigeno. Ma non basta. Serve un intervento del governo».

Cosa c’entra il governo?

«Quei 123,40 euro sono al lordo di tasse e contributi. Dovrebbero essere al netto, ovvero defiscalizzati. Chiediamo al governo di aprire con urgenza una discussione su questo tema. L’IgMetal, il sindacato metalmeccanico in Germania, ha rinnovato il contratto all’8,6% e il governo ha aggiunto 3 mila euro di una tantum».

L’Istat prevede anche per il 2023 un Ipca al 6,6%, più alto dell’inflazione generale. Non teme che le imprese fermino i rinnovi contrattuali?

«Pacta sunt servanda. Non è che l’Ipca si applica solo quando è allo 0,5% e si rifiuta al 6,6%. Ribalto il punto di vista: l’Italia ha i salari più bassi di Europa. La maggior parte dei metalmeccanici va da 1.600 euro lordi del primo livello ai 1.993 lordi del C3, ex quinto livello. La priorità è questa, se vogliamo spingere il Pil».

 

Intervista di Valentina Conte a Michele De Palma pubblicata su "la Repubblica" del 9 giugno 2023

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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