Giovedì, 21 Novembre 2024

Telespazio/E-Geos. Incontro sul piano industriale

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In data 18 febbraio u.s. le RSU e le OO.SS. hanno incontrato le aziende Telespazio ed e-GEOS per l’informativa sul piano industriale di gruppo 2015. L’ing. Pasquali, presente all’incontro, ha confermato la missione del gruppo orientata a servizi all’utenza finale, attraverso i sistemi di telecomunicazione e geoinformazione riconducibili alla BU Network and Connectivity e alla società e-GEOS, e ai servizi a supporto alle attività spaziali, Satellite Systems & Applications e Satellite Operations.

L’AD ha descritto brevemente gli andamenti economici del 2014 indicando il mancato raggiungimento degli obiettivi di budget relativi agli ordini e ai ricavi, mentre si sono confermati in linea con gli obiettivi l’EBITA e il cash flow (in leggero miglioramento). Ha inoltre sostanzialmente confermato l’attuale struttura organizzativa ed ha infine illustrato per i mercati di riferimento il relativo livello di criticità. Sulla base di queste ultime considerazioni l’azienda ha annunciato di voler abbandonare il mercato delle televisioni, limitandosi alla gestione dei contratti in essere.

L’ing. Pasquali ha poi illustrato le operazioni di “efficientamento costi” che confermano per il 2015 risparmi per circa 2,9 €M per l’accorpamento sedi, compresa la chiusura di Napoli, 3 €M per la razionalizzazione degli acquisti e 6 €M per le piattaforme digitali di prossima dismissione. A completamento di una carente illustrazione l’AD ha confermato per la sede di Scanzano quanto già detto ovvero che non ci sono soluzioni alternative al progetto con la Regione Sicilia. La presentazione si è chiusa con l’illustrazione delle previsioni di vuoto lavoro per i diretti che passerebbe, secondo le stime aziendali, dal 2,5% del 2014 al 5% del 2015.

La FIOM esprime un giudizio negativo sul piano presentato che appare un puro esercizio di efficientamento privo di scelte strategiche, di sviluppo e crescita per questo gruppo. Riteniamo sbagliato che di fronte alla cancellazione di importanti contratti da parte dei clienti, anziché interrogarsi sulle cause, il management decida di abbandonare il mercato TV che pure rappresenta per questa Azienda una significativa quota di ricavi.

La FIOM ritiene sbagliato che in una prospettiva di contenimento costi che cuba quasi 12 €M, trovi giustificazione la cancellazione di un Centro di Ricerca di valenza internazionale come quello di Napoli, in presenza anche di opportunità di business con la Regione (11 milioni di €), per un risparmio di poco meno di 200€K.

La FIOM ritiene inaccettabile che per Scanzano oltre al progetto con la Regione Sicilia, non si lavori ad altre soluzioni proprie della Telespazio o attraverso le società del gruppo Finmeccanica.

Oltretutto per Napoli e Scanzano è bene ricordare all'azienda che sono ancora in corso i relativi tavoli istituzionali per la ricerca di soluzioni alternative alla chiusura!

Il piano presentato dall'AD nella sostanza è di efficientamento e non industriale: non ci sono investimenti, non si sviluppano nuovi prodotti, si abbandonano presidi importanti e si chiudono attività invece di ricercare le cause per cui non sono sostenibili. Tutto ciò cozza fortemente con quanto annunciato da Finmeccanica e con la crescita degli investimenti nel settore spaziale definiti nella legge di stabilità 2015 (grazie anche alle lotte di questi mesi che abbiamo fatto insieme alle altre realtà del settore). Per questi motivi abbiamo richiesto un approfondimento con la capogruppo per valutare la coerenza tra il piano presentato dall'ing. Moretti agli investitori internazionali, alle istituzioni e alle OO.SS e quello presentato ieri dall'azienda.

Per quanto ci riguarda la Telespazio, insieme a Finmeccanica, deve riacquisire un suo sistema satellitare (l'uscita da Eutelsat fu un errore gravissimo) e proporsi al mercato come “sistema” fatto dal vettore (Avio), dalla gestione dei servizi e della attività da terra (Telespazio) e produttore dei satelliti (Thales Alenia Space Italia).

In un sistema a “filiera industriale” e con capacità trasmissiva propria e non più acquistata da altri, la Telespazio può giocare un ruolo da assoluta protagonista nel settore, ritornando a crescere, creare occupazione e sviluppo.

Quindi con Finmeccanica e con il Governo dovremo discutere di questo: non tagli e dismissioni di attività ma investimenti e crescita, in un settore strategico per il Paese!

 

FIOM-CGIL NAZIONALE

Roma, 20 Febbraio 2015

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