Il prossimo 21 gennaio, al Ministero dello Sviluppo Economico, si terrà con il Viceministro De Vincenti, l'incontro richiesto per discutere della grave situazione della Telespazio-EGeos.
Sarà un momento importante per verificare, in sede di Governo, le prospettive industriali e occupazionali delle lavoratrici e dei lavoratori, alla luce della annunciata chiusura della sede di Napoli, della gravissima situazione di Scanzano, delle iniziative unilaterali intraprese negli altri siti sull'orario e l'organizzazione del lavoro.
Il tutto sta avvenendo senza il piano industriale di Finmeccanica (che sarà presentato a fine gennaio) e senza tenere in considerazione la nuova fase che si è aperta grazie ai finanziamenti nel settore con la legge di stabilità.
Invece di chiudere siti, ridurre le attività sui clienti, ridimensionare complessivamente l'azienda, il management della Telespazio-EGeos dovrebbe impegnarsi nella costruzione di un piano industriale in grado di dare prospettive alla società, a partire dalla riconquista di una capacità trasmissiva propria, una ridiscussione dell'alleanza con i francesi e una idea di “settore” da costruire attraverso Finmeccanica e il Governo.
Per questo, OO.SS. e il coordinamento delle Rsu, considerato quanto fatto finora dall'azienda e le mancate risposte che dovranno necessariamente da parte aziendale essere date in sede istituzionale (ricordiamo che il Governo è azionista di maggioranza tramite Finmeccanica della Telespazio), proclamano lo stato di agitazione di tutto il personale con iniziative sindacali di sostegno alla vertenza, da decidere a livello territoriale.
Per queste ragioni respingiamo la scelta dell’azienda di considerare esperita la procedura per la chiusura dello stabilimento di Napoli.
Le OO.SS. ed il coordinamento delle RSU dichiarano sin da ora inoltre che, ulteriori iniziative a carattere nazionale saranno proclamate sulla base dell'esito dell’incontro e delle risposte che l'azienda darà.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 16 Gennaio 2015