Si sono svolti due incontri in Prefettura per tentare di costruire una soluzione ai 110 licenziamenti effettuati da NSN. Tra le richieste che abbiamo fatto c’è la garanzia data da Nokia che non si ridurrà il numero delle persone occupate in Italia.
Pensavamo ad una garanzia che coprisse almeno i futuri 12 mesi. La Direzione ha detto di NO, nessuna garanzia neppure per i prossimi mesi. Dice: “possiamo affermare che gli attuali occupati sono adeguati alla situazione di questo momento.” Nel futuro, anche prossimo, il numero dei dipendenti dipenderà da diverse scelte, alcune dei clienti altre di Nokia stessa. Nokia afferma di voler mantenere un presidio in Italia ma questa scelta non condiziona il numero delle persone qua occupate.
Noi riteniamo molto grave che NSN non prenda impegni sul mantenimento di attività e di dipendenti in Italia. Sui licenziamenti invece NSN si ostina a rimarcare che la soluzione è esclusivamente basata su un incentivo economico, ha aggiunto a questo una dote economica da consegnare alle aziende che nei prossimi 12 mesi assumeranno a tempo indeterminato qualcuno dei licenziati; non dovranno però essere aziende del settore.
Noi abbiamo affermato:
-
che è possibile inserire nelle attuali attività svolte a Cassina, oltre a quanto già fatto, ancora una dozzina di lavoratori licenziati, senza difficoltà;
-
che si possono costruire percorsi per altri lavoratori verso le aziende del settore che attualmente stanno assumendo, la dote in questo caso sarebbe un buon elemento allettante;
-
mentre si realizzano queste due possibilità il gruppo di lavoratori coinvolto ha bisogno di un periodo di salvaguardia che potrebbe essere dato dal semplice e limitato ricorso alla cassa integrazione;
-
con un incremento della quota dell’incentivo fin’ora offerto, molti lavoratori accetterebbero di conciliare il licenziamento;
-
per coloro che lavorano in NSN è importante offrire un periodo di garanzia rispetto alla loro attività e al loro futuro. Su queste richieste la direzione di NSN ha risposto di non volerlo fare.
Non resta molto altro a chi è sulla strada licenziato di provare a far cambiare idea alla Direzione. Lo strumento che abbiamo a disposizione è quello di trovarci costantemente davanti ai cancelli dell’azienda.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
RSU NSN
Roma, 31 ottobre 2014