Lunedì 20 luglio a Roma al MiSE, presente il rappresentante del Ministero dello Sviluppo Economico, si è svolto l’incontro tra Fim, Fiom e Uilm nazionali, il Coordinamento nazionale delle RSU e l’Azienda. Tre i punti discussi:
Avanzamento del processo di ingresso di nuovi azionisti,
Risultati preliminari di business a giugno
Avanzamento piano di riqualificazione delle persone in CIGS.
Gli azionisti di maggioranza, detentori di strumenti partecipativi da marzo 2013, hanno deciso da tempo di uscire dall'azienda.
Da gennaio due società specializzate sono state incaricate di sviluppare analisi autonome su prodotti, offerte, strategie, posizioni di mercato in cui opera Italtel e hanno consegnato questi risultati a JP Morgan e ad Italtel per poter presentare ai possibili acquirenti i risultati emersi dall’indagine.
Oggi ci troviamo nella fase finale di questo processo: sono state scandagliate circa 90 società, tra società finanziarie e soggetti industriali e al momento gli unici interessati ad un ingresso nell'azionariato sono alcuni fondi di private equity. La vendita potrebbe concludersi a fine agosto.
Sia l’Azienda che il MiSE hanno dichiarato che questo percorso non sarebbe in contrasto con la possibilità dell’ingresso nell’azionariato di Italtel del fondo salva-imprese del Governo, che dovrebbe nascere alla fine dell’anno.
Fim, Fiom e Uilm nazionali hanno espresso al Mise la loro preoccupazione perché in questi cinque anni sono state fatte azioni importanti pur di evitare il fallimento dell'azienda: sono usciti dall'azienda quasi 1.000 lavoratori e sono stati rivisitati temporaneamente i trattamenti aziendali per abbassare il costo del lavoro.
Fim, Fiom e Uilm ritengono quindi che non vada rimesso in discussione il perimetro dell'azienda e l’accordo del 12 febbraio scorso che consentirà il rientro di tutti i lavoratori in cassa integrazione, dopo la loro riqualificazione.
Per questo Fim, Fiom, Uilm e il coordinamento hanno chiesto con forza al Governo di farsi garante del rilancio di Italtel e di monitorare questo momento di transizione. Il Ministero dello Sviluppo Economico si è quindi impegnato ad incontrare gli azionisti di Italtel affinché le scelte che verranno compiute prendano in considerazione l'ingresso del fondo di turnaround nell'azienda, quando vedrà la luce, e non venga messo in discussione quanto sottoscritto a febbraio, al fine di salvaguardare l'integrità dell'azienda e l'occupazione.
Il prossimo incontro al Mise è stato fissato per il 14 settembre.
Andamento dell'azienda
Il prossimo rifinanziamento del debito è previsto che avverrà a metà del 2017.
A giugno di quest’anno il fatturato di Italtel è in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, +22% e anche gli utili sono in miglioramento.
Anche i processi di riqualificazione si stanno avviando con decisione. C'è la novità dell’attività di decommissioning, che arriverà ad occupare entro novembre 33 persone, anche perché Telecom sta chiedendo ad Italtel uno sforzo notevole in termini di attività.
Il 7 settembre si terrà un nuovo corso CISCO a Castelletto. L’Azienda ha dichiarato di avere una grande richiesta di lavoratori in possesso di certificazioni Cisco.
Al 30 giugno sono 1.117 i dipendenti Italtel (compresi 125 cassintegrati), 796 a Castelletto, 120 a Roma e 197 a Palermo.
Il mese di agosto sarà un mese molto importante, per questo è importante seguire con la massima attenzione l'evoluzione della situazione.
FIM-FIOM-UILM Nazionali
Coordinamento Nazionale RSU gruppo Italtel
Roma, 22 luglio 2015