Italtel, qualche passo avanti ma siamo ancora lontani da una soluzione. Oggi assemblee informative e cortei interni, domani, martedì 27 gennaio nuovo incontro.
Il 23 gennaio si è svolto un nuovo incontro tra le segreterie nazionali e territoriali di Fiom Fiom Uilm, il coordinamento nazionale e la direzione di Italtel.
Rispetto alla trattativa sulla contrattazione integrativa e sul bacino dei lavoratori in cassa integrazione l'azienda ha proposto:
la cifra di taglio complessivo del costo del lavoro di 9.600.000 Euro può scendere di 600.000 Euro grazie all'intervento della Regione Lombardia che finanzierà un progetto Italtel, a fondo perduto, per la cifra complessiva di 1.200.000 in due anni.
Per quanto riguarda la contrattazione collettiva propone, per la durata del piano industriale 2015-2017 che dovrebbe essere riasseverato:
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di eliminare strutturalmente la quota accantonata e il premio aziendale, del valore di 1.400.000 Euro;
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invece, per il terzo elemento, il congelamento temporaneo del 70% del premio;
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Per la trasferta, di tornare al contratto nazionale;
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Per le ore di straordinario e le ore viaggio di eliminarle a partire dal 6° livello;
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Per la reperibilità di pagarla 180 Euro a settimana.
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Per il bacino dei cassaintegrati prevederebbe: da aprile ad agosto l'intervento della cassa in deroga, poi, per circa dieci mesi, la cassa integrazione per riorganizzazione. Durante questo periodo complessivo i cassaintegrati potrebbero fare una rotazione del 10% svolgendo in parallelo dei corsi di riconversione. Al completamento dei corsi sarebbe previsto il rientro in azienda, previo superamento degli esami previsti dai corsi.
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Per il resto della platea, coinvolta fino all'anno scorso dai contratti di solidarietà, circa 820 lavoratori, sarebbe prevista una cassa integrazione collettiva di 5 gg nell'anno. Nel 2017 verrebbero riproposti i contratti di solidarietà.
La delegazione sindacale ha rifiutato l'impostazione aziendale a partire dalla cifra di taglio richiesto che deve essere decurtata di:
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Progetto regione Lombardia, che a noi risulta portare nelle casse di Italtel 1.500.000 in un anno;
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Irap, di cui non si può non tener conto;
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Il taglio delle retribuzioni dei dirigenti a questo punto deve aumentare, in proporzione, rispetto a quanto chiesto ai lavoratori. Chi ha di più deve e può pagare di più.
Per quanto riguarda la contrattazione integrativa:
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Qualsiasi intervento deve essere temporaneo;
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Il terzo elemento non deve essere toccato;
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Il premio mensile può essere temporaneamente sospeso e la quota accantonata può trasformarsi, temporaneamente, in un premio di risultato concordato tra le parti;
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Trasferta e reperibilità possono tornare ad essere come contrattate nel 2014;
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Straordinari e ore viaggio devono rimanere come sono;
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Le ferie e i par aggiuntivi rispetto al Contratto nazionale possono essere temporaneamente congelate per una quota parte.
Per quanto riguarda il bacino dei lavoratori in cassa integrazione deve prevedere:
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Una rotazione molto più ampia e il ritorno dell'integrazione salariale alla cassa integrazione;
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I percorsi formativi devono essere completati entro il 2015. A gennaio 2016 i lavoratori devono uscire con certezza dalla cassa integrazione.
Per il resto della platea dei lavoratori:
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per evitare la decurtazione del terzo elemento i lavoratori possono fare una cassa collettiva di dieci giorni in un anno, con le stesse modalità con cui in passato si ricorreva ai Contratti di Solidarietà.
L'azienda si è presa del tempo per riflettere e per verificare definitivamente quale è il contributo che la Regione Lombardia erogherà nelle prossime settimane a fondo perduto.
Fim, Fiom e Uilm ritengono positivo che l'azienda abbia fatto, finalmente, qualche piccolo passo avanti, ancora insufficiente però per pensare di stringere su un'ipotesi accettabile.
Oggi sono previste assemblee informative e cortei interni, domani ricomincerà il confronto. Ci auguriamo che l'azienda utilizzi questo tempo per colmare le distanze.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali e territoriali
Il Coordinamento RSU Italtel
Roma, 26 gennaio 2015