Il 12 giugno 2014 si è svolto l'incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico tra Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali, le Rsu di Jabil e l'Azienda. All'incontro hanno partecipato anche la Regione Campania, il Sindaco di Marcianise e alcuni parlamentari.
Nell'incontro il Ministero ha ufficializzato che:
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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha avuto un colloquio con il Vice Presidente Operations – Europe, Roger Shahnazarian, nel quale il rappresentante della Jabil ha confermato l'intenzione di voler rimanere in Italia. Il ministero ha comunicato alla multinazionale che l'Italia sta lavorando per attrarre investimenti stranieri, ma la multinazionale, se si dovessero intraprendere iniziative di sostegno, dovrà fare uno sforzo maggiore. L'incontro è stato utile ma non risolutivo.
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Finmeccanica, che da poche settimane ha un nuovo amministratore delegato, ha tolto la Jabil dalla black list dei fornitori, nella quale era entrata qualche anno fa quando l'azienda era in mano a Competence. Questo vuol dire che in prospettiva potrebbero ripartire alcune commesse da parte di Finmeccanica.
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Per quanto riguarda la commessa Enel ormai il bando è scaduto e la commessa assegnata.
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La Jabil da parte sua ha riconfermato il piano industriale presentato alla fine del 2013, piano che secondo l'azienda dovrebbe portare:
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il rafforzamento della rete commerciale;
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l'aumento della competitività attraverso la rivisitazione degli accordi aziendali;
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la riduzione del personale a trecento unità, quando oggi sono circa seicentocinquanta. A tal proposito l'azienda ha dichiarato di non voler prorogare la cassa integrazione oltre il 2014.
Fim, Fiom, Uilm e la Rsu hanno dichiarato tale piano inaccettabile perché prevederebbe il licenziamento di più di trecento lavoratori. Rispetto agli accordi di secondo livello le OOSS saranno disponibili a rivederli solo nel momento in cui la Jabil modificherà tale piano e renderà evidenti le nuove attività acquisite. Fim Fiom e Uilm hanno invitato il Mise ad intraprendere al più presto iniziative per attrarre gli investimenti in un territorio difficile come quello di Caserta, un territorio che continua ad attraversare una disastrosa desertificazione industriale.
Il Ministero ha quindi deciso di convocare un tavolo per il 20 giugno nel quale, insieme alla Regione Campania, alle Istituzioni della provincia di Caserta, alle OO.SS. e a Confindustria, verificare la possibilità di un intervento straordinario del Governo sulla provincia di Caserta che provi ad attrarre investimenti per rilanciare l'industria del territorio. Alla Jabil ha chiesto ufficialmente di ripensare quel piano industriale e ha garantito un nuovo intervento del Governo sulla multinazionale per convincerla a mantenere i livelli occupazionali e a investire di più in Italia.
Il tavolo su Jabil è stato quindi riconvocato per settembre.
Fim, Fiom, Uilm considerano importante che finalmente si convochi un tavolo presso il Mise, anche con le confederazioni, che metta al centro dell'attenzione i problemi dell'industria del territorio di Caserta.
Per quanto riguarda la Jabil la situazione rimane gravissima e per questo le OO.SS. ritengono che fino ad oggi l'intervento del Mise e delle Istituzioni del territorio sia stato del tutto insufficiente. Si deve intervenire in maniera più netta sulla multinazionale per impedire gli eventuali licenziamenti.
Il 17 giugno si terrà un'assemblea a Marcianise dove verranno decise le iniziative con i lavoratori.
FIM, FIOM, UILM NAZIONALI
Roma, 13 giugno 2014