Lunedì, 23 Dicembre 2024

Ilva. Avviato il percorso negoziale

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Nella giornata di oggi, presso la sede del ministero dello Sviluppo economico, alla presenza della sottosegretaria Teresa Bellanova, si è tenuto l’incontro di presentazionie da parte della società ArcelorMittal aggiudicataria della gara per l’acquisizione di Ilva.

L’incontro è servito per una prima illustrazione da parte del ceo di ArcelorMittal per i prodotti piani in Europa, Geert Van Poelvoorde, dei programmi di sviluppo a seguito dell’acquisto di Ilva, e in particolare sul piano degli investimenti, dei volumi produttivi e dei mercati di riferimento.

ArcelorMittal occupa nel suo complesso oltre 200.000 dipendenti, con 12 centri di ricerca e sviluppo, di cui 9 in Europa. Nei programmi aziendali vi è la creazione di un ulteriore centro di ricerca da collocare a Taranto, anche se rimangono da definire sia i suoi livelli occupazionali sia le sue competenze nell’ambito della ricerca, operando in rete con tutti gli altri centri.

Per quanto riguarda gli investimenti, l’azienda nel 2016 ha investito circa 239 milioni di $: il 60% verso le attività riferite ai settori di settore automotive, lamiere, industria in generale, il 36% per i processi produttivi e il 6% per quanto riguarda la ricerca e i test.

Per quanto riguarda i prodotti piani, ArcelorMittal produce attraverso 39 siti in 11 paesi, registrando un volume di spedizioni pari a 28 milioni di tonnellate. Produzione che viene raggiunta attraverso il funzionamento di 19 altoforni e 2 forni elettrici ad arco ad induzione elettrica.

Per quanto riguarda l’Italia, oggi ArcelorMittal conta circa 1.200 dipendenti, e il nostro paese rappresenta per il loro business il secondo mercato in Europa.

L’organizzazione è basata sulla presenza di 9 cluster suddivisi in 3 divisioni aziendali; con l’acquisizione di Taranto per la rilevanza di questo sito verrà creato un nuovo cluster definito “cluster Taranto”. Infatti, con l'obiettivo di una produzione a regime di 10 milioni di tonnellate nel 2024, Taranto rappresenterà il 25% della produzione europea di ArcelorMittal, oggi allineata a circa 30 milioni di tonnellate.

Per quanto riguarda gli obiettivi produttivi è prevista una produzione di 8,5 milioni di tonnellate per l’anno 2020, per arrivare nel 2023 a 9,5 milioni di tonnellate, tutto questo attraverso importanti investimenti sugli altoforni, compreso l’altoforno 5 che potrà garantire, verso la fine del piano di investimenti, una capacità produttiva pari al 40% rispetto a quella complessiva.

Sul piano occupazionale, ArcelorMittal ritiene si possano raggiungere questi livelli produttivi con 10.000 addetti occupati presso le proprie realtà e le società controllate.

Nel dettaglio gli investimenti: industriali 1,25 miliardi di euro (2018/2024), ambiente 1,15 milioni (2018/2013), per complessivi 2,4 miliardi.

Per quanto riguarda le attività del tubificio 1, l’azienda ha sottolineato il fatto che a breve andrà in scadenza la licenza di omologazione degli impianti, problema che intende affrontare facendo alcune proposte alla gestione commissariale.

Inoltre l’azienda ha precisato che presso lo stabilimento di Genova verrà affidata la produzione di acciai anticorrosivi, e ha sottolineato l’importanza del sito di Marghera per le potenzialità delle attività portuali, oltre a quello di Novi Ligure.

Come Fiom-Cgil, oltre ad aver ribadito la necessità di approfondire tutti i diversi aspetti del piano industriale e le sue ricadute produttive e occupazionali, abbiamo ribadito anche al governo che ArcelorMittal non può acquistare uno dei più importanti siti siderurgici a livello europeo senza farsi carico degli attuali livelli occupazionali in ogni stabilimento.

Questo rimane per noi l’obiettivo fondamentale del negoziato che dovremo affrontare nelle prossime settimane, anche attraverso il rispetto degli impegni precedentemente a assunti come l’accordo di programma riguardante la realtà di Genova.

Negoziato che dovrebbe iniziare il 13 settembre e che, come da nostra richiesta, dovrà essere preceduto dall’apertura formale della procedura di affitto di ramo d’azienda previsto nei casi di amministrazione straordinaria.

 

Fiom nazionale

 

 

Roma, 20 luglio 2017

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