In questo delicata fase aziendale, in cui il governo ha emesso il decimo decreto con il quale allunga i tempi di cessione nominando un comitato di esperti che dovrà esprimere un parere per valutare eventuali proposte di modifica del piano ambientale riguardante lo stabilimento di Taranto, i Commissari ed il Management aziendale Ilva non hanno trovato di meglio da fare che occuparsi di concludere accordi e transazioni che prevedono l'elargizione dei premi per i dirigenti di tutto il gruppo.
Inoltre l'azienda ha comunicato alle OO.SS. che procederà unilateralmente, attraverso un'offerta di transazione che sarà inserita nella prossima busta paga di tutti i lavoratori interessati dall'elemento variabile, a quanto illustrato nella proposta d'accordo su tale elemento retributivo. Questo malgrado la nostra richiesta di mettere in discussione la proposta (giudicata irricevibile) e il dissenso chiaramente emerso da parte dei lavoratori durante la prima assemblea svolta a Taranto, dove altre sigle sindacali hanno sottoposto tale accordo al voto referendario che ha decretato comunque lo scarso interesse a questa impostazione.
Dunque oltre alle scelte irresponsabili del Governo, che producono altre indeterminatezze, si affiancano inopportune decisioni aziendali, sicuramente inutili in questa fase critica, oltre che irrispettose delle rappresentanze sindacali. Rinnoviamo per tanto l'invito ai lavoratori e soprattutto all'Azienda a non perseguire su questa impostazione (ricordando ai lavoratori che qualunque transazione costituirebbe un null'altro a pretendere su questo elemento retributivo).
FIOM NAZIONALE
Roma, 10 giugno 2016