“Nel corso dell’incontro di oggi a Palazzo Chigi sull’ex Ilva abbiamo chiesto certezze sulle risorse per tutto il piano di ripartenza, che dovrà determinare la salvaguardia degli impianti, dell’occupazione, la salute, la sicurezza e l’ambiente.
In merito al bando per l’aggiudicazione dell’ex Ilva, la garanzia rimane l’impegno del capitale pubblico, chiunque sarà l’aggiudicatario. Ci sono due pilastri fondamentali: uno è la decarbonizzazione, l'altro la salvaguardia dell'occupazione, anche per i lavoratori degli appalti e dell'indotto che dovranno avere le medesime condizioni.
Ora con due altoforni in marcia, possiamo prevedere l’allargamento dell’utilizzo degli impianti di tutti gli stabilimenti, a partire da Taranto, Genova e Novi Ligure e la riduzione della cassa integrazione.
In merito alla transizione ecologica e alla decarbonizzazione abbiamo chiesto che si aprano i cantieri sul DRI e sui forni elettrici, al di là del bando di gara.
Infine, non siamo disponibili a soluzioni dell’ultimo minuto, i lavoratori dovranno essere partecipi della discussione dei progetti e sulla futura Ilva. In questi anni i lavoratori hanno tenuto aperta la fabbrica con la lotta e tanti sacrifici. A tal proposito il più alto valore del gruppo ex Ilva sta nella sua unità.
Il prossimo incontro dovrà essere dopo il 30 novembre per una valutazione sulle offerte vincolanti”.
Lo dichiara in una nota Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil
Ufficio stampa Fiom-Cgil
Roma, 30 ottobre 2024