Il miliardo di euro previsto dal PNRR e destinato al progetto dellimpianto di preridotto, secondo quanto dichiarato dal Ministro dellAmbiente e della Sicurezza Energetica e da quanto confermato nel dossier di monitoraggio dellattuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza, verrà spostato sui Fondi di Sviluppo e coesione procurando, di fatto, un ulteriore rinvio al progetto di decarbonizzazione previsto per lo stabilimento siderurgico di Taranto.
È inaccettabile che il governo possa rinunciare al miliardo stanziato dal PNRR per una questione legata a delle scadenze previste dallo stesso piano e non si interroghi sulle non scelte in merito al futuro della siderurgia e sulla scellerata gestione da parte di Arcelor Mittal di un sito ritenuto dai vari decreti di interesse strategico per il Paese.
Nel frattempo il governo Meloni si sta rendendo complice di un possibile disastro occupazionale, industriale ed ambientale continuando a consentire alla multinazionale di agire sullo stabilimento siderurgico con il chiaro intento di eliminare un competitor di acciaio.
La Fiom Cgil in più occasioni aveva lanciato un grido di allarme sulla possibilità che si potesse perdere loccasione dei finanziamenti previsti dal PNRR sul processo di decarbonizzazione consegnandoci, di fatto, un quadro sempre più complesso per la risoluzione della vertenza ex ilva e che inevitabilmente troverà lopposizione dei lavoratori attraverso iniziative di mobilitazione al fine di rivendicare un piano industriale, ambientale ed occupazionale che possa traguardare seriamente una transizione ecologica e sociale.
Segretario Generale Fiom Cgil Taranto
Francesco Brigati
Taranto, 4 agosto 2023