Si è tenuto oggi l'incontro con il top management di STM relativamente all'integrazione dell'informativa annuale chiesto dal sindacato. La relazione di Gualandris Presidente di STM analizza la fase negativa che sta attraversando la nostra azienda dovuta a molteplici aspetti:
- le condizioni di mercato dei semiconduttori penalizzano un po' tutti i player, ma ST in particolare modo. Si Ammette che ci sono stati degli errori e/o strategie sbagliate da parte del management (in special modo relative alle previsioni) per le quali ci sarebbero azioni correttive in corso. Dopo 5 anni di crescita senza a precedenti ci si aspettava un calo (fisiologico) ma di fatto si è rivelato peggiore delle previsioni riportando l’azienda a profitti e margini a livelli più consoni alle nostre dimensioni e business dopo gli straordinari profitti degli ultimi due anni.
- gli investimenti in generale saranno ricalibrati all'attuale capacità finanziaria dell'azienda (molto meno di 3B$ a differenza dei 4B$ precedenti), discorso diverso per gli investimenti strategici tra i quali il WSiC Campus di Catania e R3 ad Agrate che non subiranno alcun ridimensionamento nonostante la situazione.
- Le fabbriche italiane (Agrate e Catania) sono con un carico di circa l'80% pertanto non è previsto al momento alcun raffreddamento delle produzioni (cassa) né il ricorso a smaltimento ferie se non quelle già previste e concordate.
Abbiamo segnalato che la riorganizzazione avviata da circa un anno che porterà a 2 macro divisioni tutte le precedenti, va molto a rilento e con grandi disfunzioni nel suo impatto sull’organizzazione del lavoro. A domanda precisa Gualandris dichiara che la soppressione di ADG era una scelta necessaria e l'unico rimpianto è "non averla fatta prima".
Abbiamo detto chiaramente che le previsioni sbagliate da parte aziendale e l'attuale crisi non possono e non devono ricadere sui redditi delle lavoratrici e dei lavoratori che non possono da soli pagare i loro errori come già sta avvenendo attraverso le disfunzioni organizzative ad Agrate come a Catania.
Inoltre abbiamo ribadito che la scelta aziendale, di distribuire i dividendi e contestualmente assorbire gli aumenti del CCNL per quanto ci riguarda non può essere compensata dalle erogazioni unilaterali per alcuni.
TROPPA CONFUSIONE, TROPPA MALA GESTIONE DEI CAMBIAMENTI, TROPPI ERRORI
Per questo abbiamo chiesto un ulteriore incontro che si terrà il prossimo 23 ottobre a Catania.
Il Coordinamento Fiom territoriale e nazionale
Roma, 20 settembre 2024