Si è tenuto il giorno 12 febbraio presso la sede di Agrate l’informativa annuale ex art.9. Il quadro presentato dall’azienda parte dai dati occupazionali: dipendenti di ST in Italia sono 12.555, nel periodo dicembre 2020 e dicembre 2023 i numeri per sito (principali) sono aumentati con queste misure:
- Agrate + 672 (5363);
- Catania +761 (5284);
- Castelletto + 100 (1152).
Il Personale impegnato in attività di R&D è prevalentemente italiano e rappresenta circa il 30% del totale quindi circa 3.600 persone.
Per quanto riguarda gli investimenti durante il corso del 2023 l’azienda ha investito in attività di ricerca e sviluppo oltre i 4B$. L’investimento del SiC Campus a Catania è uno dei 3 investimenti strategici di ST WW assieme a quelli di Crolles e di R3 ad Agrate.
Il progetto come già noto è finanziato in parte da fondi pubblici pari a circa 280Mln di Euro (PNRR) su un totale di circa 780 Mln. Il progetto viene definito “first of a kind” in Europa e il completamento della prima fase è quasi raggiunto.
Per il completamento dell’intero progetto, inclusa la parte di front end, vale a dire appunto la fase di produzione, quindi l’utilizzo degli ulteriori 500.000 m2 sono previsti circa 10 anni con un assetto occupazionale che necessiterà, a detta del Dott Gualandris di diverse migliaia di unità. Il fatturato del gruppo alla fine del 2023 è stato di 17.29B$, nonostante il rallentamento previsto per i prossimi quarter, l’azienda conferma l’obbiettivo di arrivare a 20B$ entro il 2027.
Gualandris ha illustrato meglio la join venture con la Cinese Sanam attraverso la quale si produrranno dispositivi in SiC dichiarando che saranno destinati SOLO per il mercato cinese e che non ci sarà alcuna ripercussione sulle attività svolte a Catania che rimane comunque il centro strategico per ST.
Marco Cassis spiega nel dettaglio la riorganizzazione avvenuta in AMS e ADG giustificandola come necessaria per snellire le due più grosse organizzazioni che avevano diverse zone di sovrapposizione che non erano più giustificabili. È stata fatta seguendo la logica del prodotto.
Le diverse aree di sovrapposizione nell’arco massimo di un anno verranno risolte senza alcuna ripercussione dal punto di vista occupazionale. Relativamente al mercato consumers che prevede ancora una flessione nei prossimi due quarter, sempre Cassis dichiara che già dal prossimo giugno ci sarà una ripresa significativa che consentirà di saturare nuovamente tutti i reparti (in special modo R3) entro settembre 2024.
Conferma degli investimenti dunque, ma per noi resta la complessità di un mercato che in particolare sull’automotive presenta incertezze ed un quadro geo politico che non si può ignorare.
Per questo chiediamo la convocazione di un tavolo ministeriale che a partire dagli importanti investimenti pubblici messi in campo chiarisca il percorso, la politica industriale del settore nel nostro Paese ed introduca elementi di garanzia anche da parte del governo su occupazione e stabilimenti negli anni a venire.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 14 febbraio 2024