Titagarh Firema Adler. Incontro a Caserta
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Il giorno 22 marzo, presso il sito TFA di Caserta, Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali e le RSU del gruppo hanno incontrato la Direzione aziendale, guidata dall’Amministratore delegato, ing. Soprano.
Nel corso dell’incontro la Direzione aziendale ha anticipato le linee guida del piano industriale (pluriennale 2018-2022) così come approvato dagli azionisti.
Secondo la Direzione Aziendale, il Piano colloca le strategie di TFA sul mercato italiano e del Mediterraneo e prevede una serie di iniziative per superare alcune difficoltà aziendali sui tempi della consegna e della qualità del prodotto, anche grazie a un piano di investimenti di 22 milioni di euro già definito con gli azionisti.
In particolare, la Direzione conferma che il contratto per la commessa “egiziana” è stato sottoscritto, ma – aggiunge – sono state richieste dal Committente modifiche che contano di definire contrattualmente per il mese di aprile. Dopo di che, partirà il piano operativo e si prevede di vedere per la primavera, del 2019, l’avvio degli impianti automatici per la costruzione delle casse. Nel frattempo, afferma la Direzione, è necessario recuperare i ritardi sulle commesse in corso, anche perché la consegna dei treni potrebbe sbloccare l’estensione di alcuni contratti che colmerebbero lo scarico di lavoro previsto per fine 2018 /inizio 2019.
Per superare i vincoli di partecipazione alle gare nazionali, TFA intende proseguire con partnership specifiche, in “Associazione temporanea di impresa”, già sperimentata nella recente gara “Trenord”, che è stata aggiudicata ad altro concorrente. Sul mercato ferroviario in Europa, ha sottolineato la Direzione Aziendale, si è in una condizione accettabile quando si è in grado di aggiudicarsi una gara ogni 7/10 partecipazioni, e purtroppo TFA è in una situazione deficitaria.
Le linee guida, del Piano Industriale, evidenziano una serie di investimenti, volti a migliorare l’efficienza e l’efficacia di TFA, a cominciare da interventi sui fornitori e sul layout dello stabilimento di Caserta.
La Direzione ha, inoltre, fornito indicazioni sulla struttura produttiva di TFA ed, in particolare, ha preannunciato la necessità di fare una discussione chiara, non traumatica, rispetto alla riorganizzazione complessiva del Gruppo, dichiarando, nel contempo, di essere disposta ad un confronto approfondito, sulla funzione delle sedi di Milano e di Spello.
Per quanto riguarda il sito di Tito, la Direzione ha confermato che si tratta di uno stabilimento che risponde alla logica del piano industriale ma, ha aggiunto, che occorre definire una strategia per incrementare volumi produttivi e ricavi. Infine per quanto riguarda i “cantieri” la Direzione ha risposto che nell’attuale mercato ferroviario, le attività di “service” sono in buona parte legate alla manutenzione dei mezzi venduti, dapprima in garanzia e poi con appositi contratti e quindi non vi sono, al momento, importanti prospettive. Questo però non significa abbandonare attività in essere ancora richieste dal cliente.
Le Organizzazioni sindacali e le RSU hanno posto una serie di domande e richiesto approfondimenti, sottolineando l’esigenza di presentare, con ancora maggiori dettagli, il Piano Industriale Pluriennale, presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Le Delegazione Sindacale ha sottolineato l’esigenza di far partire il confronto, in sede aziendale, per esaminare le cause, che producono i ritardi nella consegna delle commesse, chiedendo di prestare maggiore attenzione all’acquisto dei materiali, da utilizzare nella produzione, ed all’organizzazione complessiva del lavoro. Per le Organizzazioni Sindacali, che sul tema hanno fatto una specifica dichiarazione, è inaccettabile che la cattiva organizzazione produca ricadute negative sulla condizione delle persone (Sistema degli Orari, Turnazioni, Sicurezza, Ecc.).
Le Organizzazioni sindacali, e le RSU, si dichiarano preoccupate per gli annunci della Direzione Aziendale, in relazione alla riorganizzazione complessiva dell’Azienda, anche se, giudicano importante la disponibilità dell’azienda a ricercare soluzioni non traumatiche dentro un quadro “certo” di investimenti e di attività pluriennali di TFA.
Infine le RSU hanno sollecitato la sottoscrizione da parte aziendale dei modelli API 130 e la Direzione ha dichiarato che tali modelli saranno consegnati in questa settimana, sottoscritti fino a luglio 2015 dal Commissario e per i periodi successivi da TFA.
La riunione si è conclusa con il reciproco impegno di sollecitare l’incontro Ministeriale, e di far partire, in sede aziendale, il confronto sui temi dell’organizzazione e della consegna delle commesse.
Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali
Le RSU TFA
Roma, 27 marzo 2018