Si è svolto nel pomeriggio di ieri 4 aprile l’incontro più volte posticipato con la Direzione di TFA e il Commissario liquidatore per una verifica dell’accordo realizzato il 3 luglio 2015.
La Direzione ha illustrato i dati di bilancio 33 mln di euro per il periodo luglio 2015 – marzo 2016, ha anticipato un preconsuntivo intorno ai 100 mln di euro per l’anno fiscale che va da aprile 2016 a marzo 2017.
Ha inoltre fornito i dati dell’occupazione che al 31 marzo si attesta a 399 addetti, di cui 288 a Caserta, 61 a Tito, 29 a Milano, 17 a Spello e 4 sul cantiere di Roma a cui si aggiungeranno – secondo quanto concordato a novembre 2016 con le Organizzazioni sindacali presso il MiSE – i rimanenti 9 operai (36 sono stati assunti a tempo indeterminato già a marzo) nonché gli ulteriori 15 che dovranno essere riqualificati.
Si è inoltre soffermata sulle strategie dell’azienda, evidenziando anche alcune criticità quale per esempio quella delle referenze in termini di fatturato realizzato posta da FS quale requisito per partecipare alle gare più importanti e ha fornito il quadro delle gare a cui ha partecipato o intende partecipare, dichiarando che si pone l’obiettivo di aggiudicarsene un quinto. Ha inoltre dichiarato che contano di concludere con successo anche l’accordo con l’Egitto che tuttavia non è ancora stato firmato a causa delle tensioni politiche tra l’Italia e quella Nazione.
Ha inoltre spiegato di ritenere conclusa la fase di “riavvio” dell’azienda, con la normalizzazione dei rapporti con i clienti e i fornitori, con l’allineamento dei tempi di consegna del TSR alle scadenze contrattualmente definite. Si apre ora una fase di revisione del catalogo, anche alla luce delle nuove regolamentazioni che sono entrate in vigore di recente, questo significa un forte incremento delle attività di progettazione per la realtà di Milano.
Sollecitata dalle domande di parte sindacale ha inoltre fornito il quadro dei carichi di lavoro in essere, a oggi pari a 440 mila ore di cui 100 mila acquisite dalla Società, specificamente la VIS del TAF e il rinnovo degli impianti antincendio sui regionali e 340 mila da attività acquisite dalla gestione commissariale e in via di completamento.
Questo significa un carico di lavoro con piena occupazione per gli stabilimenti di Caserta e Tito almeno per un anno, mentre permangono problematiche per le attività di Spello e dei cantieri di Roma.
Sul fronte del “bacino” il Commissario ha spiegato che la regione Umbria non ha concesso la “cassa in deroga” oltre al termine del 9 marzo e pertanto si è proceduto al licenziamento delle 6 persone di Spello ancora nel bacino, così come analoga problematica si riproporrà per il sito di Milano laddove la concessione della “cassa in deroga” ha scadenza l’8 maggio. Il funzionario della regione Lombardia, presente all’incontro e chiamato in causa ha motivato questo termine con la mancanza di risorse, spiegazione che tuttavia non ha convinto le Organizzazioni sindacali che hanno criticato l’incongruente atteggiamento di Umbria e Lombardia. Critiche che sono state condivise anche dal Ministero stesso. Per Basilicata, Campania e Lazio invece la concessione della “cassa in deroga” è stata concessa fino al 3 novembre 2017.
Le Organizzazioni e le Rappresentanze sindacali hanno sollecitato l’Azienda a un maggiore e più costante confronto sulla questione dei carichi di lavoro, ponendo in evidenza le situazioni di Spello, Milano e Roma, che a causa delle problematiche legate all’acquisizione di attività e/o della cessazione anticipata della “cassa in deroga” presentano al momento i maggiori problemi occupazionali.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha concluso la riunione sollecitando l’Azienda ad agire con maggiore determinazione sul piano internazionale e ha chiesto alle Parti la disponibilità a reincontrarsi entro fine aprile.
Fim, Fiom, Uilm nazionali e territoriali
Il Coordinamento Sindacale TFA/Firema
Roma, 5 aprile 2017