Nella giornata di mercoledì, 15 giugno, presso la sede di Assolombarda di Milano, Alstom Italia ha presentato al coordinamento sindacale di Fim, Fiom e Uilm, i risultati dell’anno fiscale 2021 e le prospettive industriali fino al 2025.
Una situazione che a livello globale vede il gruppo con 19,5 mld di euro in termini di ordini ricevuti e più di 80 come portafoglio. Un fatturato che supera i 15 miliardi, un ebit di 767 milioni , ma un indebitamento in gran parte determinato dall’acquisizione di Bombardier, che ammonta a circa 2 miliardi di euro.
In Italia, la situazione è positiva, con un portafoglio ordini di 5,4 miliardi, un ebit dell’8% e ricavi oltre il miliardo di euro.
Dal punto di vista industriale, vengono confermate le buone prospettive in relazione con i piani d’investimento annunciati da FSI e dal PNNR.
Confermate le centralità di tutti i siti, sia del rolling stock con lo stabilimento di Savigliano e quello di Vado Ligure acquisito da Bombardier, che conferma la produzione di locomotive, accompagnata ad una attività di service e manutenzione.
Anche sulle attività di segnalamento vengono confermate le buone prospettive di crescita, le assunzioni e le centralità di tutti i siti, che verranno potenziati sia in termini di funzioni, che di crescita occupazionale.
Come Organizzazioni sindacali e come Coordinamenti sindacali di Alstom Ferroviaria e di ASI, abbiamo apprezzato le relazioni sia dell’amministratore delegato, che dei responsabili di settore, riservandoci di verificare nel corso del tempo, la conferma dei piani esposti.
Abbiamo ribadito, anche a fronte delle prospettive illustrate, la necessità di iniziare rapidamente ad entrare nel merito dei temi oggetto della nostra piattaforma, ribadendo con forza, che vi è una necessità di dare risposte in termini salariali, anche con la contrattazione di secondo livello.
Abbiamo ricordato che, oltre al Pdr, vi è la richiesta di non assorbire gli aumenti del CCNL e abbiamo chiesto di cogliere l’opportunità di erogare i buoni benzina nella modalità e nella quantità stabilita dai provvedimenti del governo (200 euro), come segnale concreto a tutti i dipendenti del gruppo.
La delegazione sindacale ha ribadito la propria contrarietà al licenziamento del lavoratore di Firenze, e sostiene le strutture territoriali e le Rsu del sito che hanno confermato lo stato di agitazione e chiesto il ritiro del provvedimento.
I prossimi appuntamenti , per partire col negoziato, saranno il 26 luglio per Alstom ferroviaria e l’8 settembre per Asi.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Milano, 16 giugno 2022