In Sirti, dopo due lunghissime giornate di discussione, arriva l’Ipotesi di accordo sul Pdr a completamento dell’integrativo sottoscritto in data 20 dicembre 2023, ipotesi di accordo che adesso sarà sottoposta al voto referendario delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’Ipotesi di accordo prevede 2 parametri: fatturato ed Edbta, che avranno un incidenza rispettivamente del 35% e del 65% sul montante salariale.
L’attuale premio va da 435 euro lordi a 942 euro lordi.
All’interno dell’accordo c’è anche l’opzione welfare che oltre alle agevolazioni fiscali e contributive per i lavoratori prevede un incremento a carico dell’azienda del 25%, che va da 544 a 1.178 euro, al raggiungimento degli obiettivi.
Il Pdr sarà riproporzionato solo per le aspettative non retribuite, assunzioni o dimissioni in corso d’anno e non avrà alcuna decurtazione su permessi retribuiti, sulla maternità, sulla Legge 104/92, malattia e terapia salvavita.
L’Ipotesi di accordo prevede anche un monitoraggio trimestrale sull’andamento dei parametri, al fine di garantirne l’effettiva erogazione.
Il Pdr chiude l’Ipotesi di accordo sull’integrativo del 20 dicembre 2023, dove abbiamo recuperato l’inflazione ed eliminato deroghe al contratto collettivo nazionale.
La parola adesso passa alle lavoratrici e ai lavoratori del gruppo Sirti attraverso il referendum, su integrativo e su Pdr, a partire dal mese di marzo.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 29 febbraio 2024