Il tribunale di Tivoli il 1 agosto 2016 ha dichiarato fallita la Icot Tec Spa una delle tre aziende del Gruppo Icot (le altre due sono Icot Spa ed Icot Engineering) il Gruppo suddiviso nei cantieri di Forlì, Pesaro e Roma occupava a gennaio 260 dipendenti (Forlì 140, Pesaro 50 e Roma 70), in questi 7 mesi senza stipendio molti di loro si sono dimessi perché non potevano più andare avanti in quelle condizioni e sono andati in disoccupazione, mentre i più fortunati sono riusciti a ricollocarsi in aziende del settore.
Attualmente il Gruppo Icot occupa meno di 100 dipendenti in Cassa integrazione straordinaria dai primi giorni di luglio, quando hanno smesso di arrivare ordini da Telecom poiché Icot non era più nelle condizioni di svolgerli vista la mancanza del minimo indispensabile come il combustibile per i mezzi o il materiale per eseguire il lavoro.
Nei vari incontri richiesti da noi e sollecitati attivamente dalle Istituzioni Locali e Nazionali, l'azienda ha sempre lamentato il fatto di non avere ricevuto finanziamenti dalle banche nonostante accordi che li prevedevano e le banche a loro volta sottolineavano una situazione debitoria dell'azienda insostenibile e quindi non più finanziabile.
Dobbiamo purtroppo prendere atto che questa dirigenza, già da qualche anno sta operando in maniera inadeguata, causando questa situazione disastrosa per i lavoratori.
Fin dal 2012 come Fiom e Uilm territoriali di Forlì, Pesaro e Roma abbiamo chiesto dei cambiamenti nell'organizzazione del lavoro e un piano industriale per rilanciare l'azienda, ci è sempre stato risposto che lo stavano preparando, ma che il problema era la scarsa produttività dei lavoratori; abbiamo sempre rifiutato questa loro posizione proponendo di aprire una discussione sul tema della produttività per migliorarla, ma purtroppo non è mai stata fatta.
A questo punto dobbiamo sapere cosa ne sarà delle due società del gruppo rimaste visto che i contratti con Telecom erano in capo a Icot Tec.
Come Fiom e Uim territoriali e nazionali stiamo chiedendo già da tempo un tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico con la presenza di Telecom per tutelare i posti di lavoro rimasti e capire da Telecom come intende riassegnare i territori che aveva dato in appalto a Icot; a questo punto si è reso necessario ed urgente l'incontro al Ministero.
Le lavoratrici ed i lavoratori rimasti dopo sette mesi di sacrifici e di privazioni si aspettano risposte certe sul loro futuro e pensiamo gli siano dovute.
Fiom e Uilm nazionali
Fiom e Uilm territoriali
Roma, 4 agosto 2016