Mercoledì 6 aprile 2016, presso la sede del ministero del Lavoro, si è svolto l’incontro tra la direzione del Gruppo Icot e le Rsu, unitamente alle Organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, per affrontare la richiesta di Cigs per le aziende del Gruppo (Icot Spa, Icot Engineering Spa e Icot Tec Spa).
Le aziende hanno illustrato le motivazioni della richiesta di Cigs che nasce da una pesante difficoltà finanziaria derivante, per quanto dichiarato, dalla messa in discussione del patto sottoscritto con un pool di istituti bancari che alimentavano i flussi di cassa.
Questo evento, per quanto dichiarato dall’azienda, produce la difficoltà di onorare le commesse con eventuale perdita del perimetro delle stesse e con la messa in discussione della tenuta occupazionale.
Le organizzazioni sindacali, unitamente alle Rsu, hanno evidenziato la pesante situazione aziendale , con il mancato pagamento delle retribuzioni da circa 3 mesi, e che le condizioni del proseguo delle attività potrebbero essere compromesse e che si rende necessaria una svolta per quanto concerne la proprietà e il patrimonio aziendale. Inoltre hanno evidenziato il frequente uso di esterni (subappalto), peraltro anch’essi in difficoltà.
Sulla base di questi concetti l’eventuale utilizzo della Cigs è possibile solo con una rotazione certa e con vincoli precisi per l’azienda che richiedeva la totale unilaterale gestione e che i pagamenti delle indennità di cassa fossero direttamente corrisposti dalle Inps.
Con la mediazione del Ministero del Lavoro è stato possibile raggiungere un accordo che realizza le condizioni minime di tutela per i lavoratori da verificare dopo due mesi dalla data di ricorso alla Cigs ossia dall’8 di maggio 2016.
Rimangono inalterate le condizioni poste al tavolo ossia un segnale immediato relativamente al pagamento delle retribuzioni e un formale confronto relativamente alle prospettive dell’azienda e la tenuta occupazionale da sviluppare in ambito istituzionale presso il ministero dello sviluppo Economico, in quanto l’attuale situazione potrebbe rapidamente precipitare.
Per queste motivazioni le Organizzazioni sindacali, unitamente alle Rsu, dichiarano lo stato di agitazione con un pacchetto di 24 ore di sciopero da sviluppare in tutti i territori con 3 ore di sciopero al giorno in uscita.
FIOM E UILM NAZIONALI
Roma, 11 aprile 2016