Nella mattina del 27 novembre, come concordato nella precedente riunione del 10 novembre u.s. si è svolto l'incontro con il Coordinamento nazionale dei territori e della Rsu e la dirigenza di Com.net circa l'erogazione della seconda trance di Welfare contrattuale e gli arretrati del fondo Cometa.
Nella suddetta riunione la Com.net, attraverso il Dottor Lucherini, ha comunicato alle OO.SS. che provvederà ad erogare gli ulteriori 100 euro di Welfare contrattuale entro la fine del 2023, mentre ancora non è in grado di adempiere al versamento delle quote dei fondi pensioni integrativi a causa della crisi finanziaria che permane in capo alla società.
L’Azienda ha altresì confermato le voci, a noi giunte nelle scorse settimane, relative all'apertura di una procedura di affitto di ramo d'azienda, a favore TSD (società acquistata da Nextaly in agosto), che riguarderà il personale impiegato nel reparto delle installazioni telefoniche, circa 500 lavoratori.
Ci è stato inoltre comunicati che detto affitto durerà circa 5 anni e che porterà con sé un cambio di CCNL.
La procedura verrà formalizzata nei prossimi giorni, nulla invece cambierà per gli altri lavoratori e lavoratrici che sono attualmente in Com.net.
Il 28 mattina, si è svolto invece l'incontro tra il Coordinamento nazionale, il gruppo Nextaly, rappresentato dal Dottor Dal Monte, da poco entrato nel Gruppo, e il Dottor Lucherini in rappresentanza della Com.net. Incontro nel quale sostanzialmente abbiamo ricevuto ulteriori conferme del percorso individuato dall'Azienda
Come Fiom abbiamo manifestato tutta la nostra contrarietà in entrambe le occasioni di incontro sia per il metodo usato, che mette fortemente i discussione le relazioni sindacali, sia per il merito dell'operazione. Abbiamo inoltre ricordato che ne in occasione della presentazione del piano industriale di Com.net, fatta nel mese di giugno, né in altre occasioni di confronto, la Com.net ha mai fatto il minimo accenno ad una possibile ristrutturazione che lasciasse prevedere un affitto di ramo d'azienda. Abbiamo anche evidenziato poi come il gruppo Nextaly non ha mai risposto in modo opportuno alle richieste di incontro da noi inviate al presidente Cilli, a partire dal mese di settembre e cioè immediatamente dopo aver appreso dell'acquisizione di TSD. Il gruppo Nextaly infatti ci ha risposto proponendo come date utili all'incontro il 14 o 15 di dicembre, nel tentativo di sottrarsi al confronto e di depotenziare in tal modo l'azione sindacale..
Riteniamo inaccettabile questa modalità di tenere le relazioni sindacali che, tra le altre cose, sta generano forti preoccupazioni tra i lavoratori e le lavoratrici rispetto al loro futuro occupazionale.
In risposta a tutto quanto sopra il Coordinamento nazionale Fiom ha deciso di proclamare 8 ore di sciopero, le prime 4 effettuate il pomeriggio del 27, le ulteriori 4 da programmare. Inoltre si è deciso di mettere in atto anche lo sciopero degli straordinari e delle reperibilità.
L'operazione che ci è stata presentata va in direzione contraria rispetto alle scelte fatte da Com.Net. negli ultimi anni. Scelte che hanno prodotto una serie di acquisizioni di altre società nella logica far crescere e rafforzare la posizione dell'Azienda sul mercato delle installazioni telefoniche. Anche in occasione dell'incontro del 28, il Gruppo ci ha riproposto la stessa teoria perciò TSD acquisisce il personale Com.net per massificarsi rispetto alle commesse del settore telefonico soprattutto perché, a suo dire, è una richiesta del cliente Telecom. Richiesta che porta conseguentemente un forte ridimensionamento di Com.net.
Nella discussione abbiamo ricordato, sia al Gruppo Nextaly che a Com.net, che nel settore delle Installazioni telefoniche, il CCNL metalmeccanico è storicamente presente, perciò siamo assolutamente contrari un cambio di Contratto collettivo nazionale.
Non sfugge a questa organizzazione che questa scelta eviterebbe invece di riconoscere ai lavoratori ed alle lavoratrici che subiranno il passaggio ed il cambio di CCNL, l’aumento importante dei minimi tabellari, previsto nel prossimo giugno dal CCNL dei metalmeccanici. Inoltre, oltre allo strutturale ritardo dell'erogazione del Welfare, non c'ancora soluzione per le pendenze che l'Azienda ha nei confronti degli istituti di previdenza integrativa. Riteniamo sconfortanti le dichiarazioni del Dottor Dal Monte che, nel tentativo di rassicurare le OO:SS, definisce tali crediti come "garantiti" e annuncia un possibile piano di rientro di dodici mesi.
La Fiom conferma lo stato di agitazione,
lo sciopero degli straordinari e delle reperibilità:
sarà definita anche l'articolazione delle 4 ore a livello territoriale.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 29 novembre 2023