Venerdì, 22 Novembre 2024

Alpitel: quale futuro per i lavoratori?

Il giorno 12 luglio si è svolto in modalità telematica l’incontro richiesto dalle OO.SS. tra il gruppo dirigente Alpitel ed il coordinamento nazionale partecipato dalle RSU, dalle strutture territoriali e i rappresentanti nazionali di Fim e Fiom, al fine di avere elementi di chiarezza rispetto alle dinamiche che stanno investendo il gruppo PSC.

L’azienda ha confermato che la ALPITEL, controllata interamente dalla PSC che ha presentato domanda di concordato preventivo con riserva nel mese di giugno, segue un suo percorso industriale e si sta organizzando, anche in relazione alle molte uscite di personale in diverse aree strategiche dell’azienda, per far fronte e realizzare valori di produzione in linea con il budget e con quanto consuntivato nel 2021 ovvero poco meno di 100 milioni.

I problemi, tuttavia, permangono in relazione all’indebitamento verso i fornitori, seppur dimezzato rispetto al 2020, che ridimensiona la crescita del flusso economico complessivo, e le linee di credito da parte del sistema bancario che non sono ancora sufficienti rispetto alle necessità dell’azienda.
Proprio sul fronte fornitori si riscontrano le maggiori criticità derivanti dalle dinamiche della PSC in quanto alcuni di loro, in modo specifico quelli che operano sulle commesse ENEL, stanno facendo venir meno la loro collaborazione a causa della forte esposizione finanziaria verso la controllante generando forti problematicità in diversi cantieri sul territorio nazionale.

Inoltre gli istituti di credito hanno ulteriormente incrementato la loro “sensibilità” verso la ALPITEL determinando un arresto nel processo di negoziazione che era in corso finalizzato allo sblocco e all’incremento delle linee di credito ordinarie.

Seppur lo scenario non dia elementi di certezza, alla richiesta di informazioni del coordinamento nazionale rispetto al futuro di Alpitel l’azienda ha risposto che sono in corso diverse valutazioni atte a fronteggiare eventuali azioni che potrebbero arrivare da parte di fornitori e/o banche al fine da un lato di reperire la liquidità necessaria a fronteggiarle, attraverso ad esempio la cessione di alcuni asset sui quali sono pervenute ad ALPITEL diverse manifestazioni di interesse, o in alternativa alla possibilità di ristrutturare il debito attraverso gli strumenti legislativi oggi vigenti in materia.

Sul fronte degli stipendi di Giugno ci è stata data evidenza che gli stessi sono stati già predisposti per il pagamento unitamente alle quote inerenti l’elemento perequativo per il personale che ne ha diritto, così come si stanno allineando i flussi dei versamenti verso i fondi previdenziali integrativi, che erano rimasti fermi dai primi mesi del 2022.

Unico elemento economico che subirà un ritardo in termini di erogazione sarà quello relativo al Welfare contrattuale, in quanto è stato necessario rinegoziare con il fornitore dei servizi il contratto relativo agli stessi, contratto che sarà operativo a breve e permetterà l’accesso al Welfare al più tardi nel mese di Settembre.

Il Coordinamento Nazionale nel prendere atto del quadro rappresentato ha comunque espresso la volontà di seguire e monitorare attentamente ogni processo attualmente in corso con l’impegno raggiunto tra le parti di confrontarsi, sia in termini comunicativi che in termini gestionali, in maniera preventiva all’insorgere di ogni dinamica che possa avere riflessi sull’azienda e sul personale.

Fim e Fiom nazionali

Roma, 13 Luglio 2022

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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