Il giorno 3 Agosto 2023 si è svolto, in modalità telematica, l’incontro tra il gruppo dirigente Alpitel ed il coordinamento nazionale partecipato dalle RSU, dalle strutture territoriali e i rappresentanti nazionali di Fim e Fiom.
L’apertura della “composizione negoziata della crisi” e delle procedure di cassa integrazione, necessarie per compensare i vuoti lavoro, oltre ad un clima di forte incertezza rispetto al futuro di Alpitel, ha determinato un imponente fenomeno di dimissioni volontarie che ha attestato, al 31 luglio 2023, l’organico ad un complessivo di 190 unità rispetto alle 648 di inizio 2022.
Un dato preoccupante sia nell’auspicabile ripresa delle attività, sia in relazione alle negoziazioni in corso inerenti la nuova procedura negoziale.
Infatti la “composizione negoziata della crisi” si è chiusa a fine Luglio senza la sperata omologa, in quanto non si è raggiunto il 50% +1 dei creditori favorevoli alla proposta presentata dall’esperto, costringendo di fatti l’Azienda, in coerenza con le disposizioni legislative vigenti in materia, di presentare la domanda di “concordato semplificato”, che, stante le odierne dichiarazioni dell’azienda, dovrebbe essere accettata entro pochi giorni.
Nella sostanza non vi sono modifiche di rilievo rispetto nel piano concordatario, ma solo una modifica formale delle procedure giudiziarie, che permetterebbero di arrivare in modo più semplice e veloce all’auspicata omologa.
Importante la comunicazione inerente l’avanzata interlocuzione con 1 soggetto finanziario interessato a rilevare l’intero gruppo PSC, con la chiara volontà di rilanciarlo, gruppo di cui fa parte anche la Alpitel.
La richiesta di modifica procedurale stà producendo, al momento, difficoltà nelle disponibilità degli importi economici necessari, a favore degli ex dipendenti, a erogare i TFR e le spettanze maturate, oltre a determinare elementi di criticità sulla liquidità aziendale, ma che, per scelta condivisa tra le parti, non avrà alcuna incidenza sull’erogazione degli stipendi, dei contributi e sull’impegno sottoscritto sull’anticipo della Cassa Integrazione.
Il Coordinamento, fermo restando l’apprezzamento per le modalità di confronto poste in essere da ALPITEL, funzionali e trasparenti, ha ribadito come occorrano ancora sforzi importanti, per riuscire a traghettare l’Azienda e i lavoratori tutti definitivamente fuori dallo stato di crisi, frutto di un lavoro sinergico con le Organizzazioni Sindacali per provare ad impedire che la sola Alpitel sia la vittima di un settore che offre opportunità straordinarie.
In coerenza a tale dichiarazione le Organizzazioni Nazionali solleciteranno nuovamente il Ministero del Made in Italy sul tema Alpitel nella convocazione del tavolo ministeriale di settore riguardate le TLC, frutto dello sciopero nazionale del 26 Maggio scorso, prevista per il mese di Settembre.
Continuiamo infatti ad essere convinti che il confronto con i gestori della rete, ovvero TIM e OPEN FIBER, resti imprescindibile e necessario per dirimere tutte le criticità di un settore di cui Alpitel ne è assolutamente lo specchio.
Fim e Fiom nazionali
Roma, 3 Agosto 2023