Si è tenuto ieri l’incontro richiesto dall’azienda alle rappresentanze sindacali.

L’azienda ha esplicitato di non aver avuto ancora risposte circa l’erogazione del fondo GID richiesto a Invitalia ne di aver ancora ultimato il processo di rafforzamento del capitale con l’ingresso di un fondo sul quale l’azienda ad oggi non ha dato dettagli precisi.

In un quadro di ancora forte indeterminatezza abbiamo criticato una riunione fuori dal percorso ministeriale che rischia di aprire più interrogativi che non di dare risposte.
Nel concreto non abbiamo avuto concreti affidamenti sul pagamento degli stipendi, ci è stato confermato che in tutti gli scenari, dal più roseo al più preoccupante, sarà necessario proseguire con gli ammortizzatori sociali la cui domanda l’azienda è intenzionata ad inoltrare già la prossima settimana.

Inoltre è sempre più chiaro che la semplificazione societaria porterebbe nelle intenzioni aziendali ad una separazione di tutta la parte IT e di quella industriale.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito tutta la loro preoccupazione per una situazione finanziaria che si sta avvitando generando pesantissime conseguenze per le lavoratrici e i lavoratori ancora in attesa dello stipendio di settembre, abbiamo ribadito la necessità di continuare il confronto con le istituzioni che devono fare da garanti al percorso aziendale e in questo senso accogliamo come positiva la convocazione del Mise per il 23 novembre.

Attendiamo per quella data risposte concrete e sviluppo per tutti i settori aziendali, le lavoratrici e i lavoratori necessitano garanzie, occupazione e salario, non di ulteriori ammortizzatori sociali che non siano finalizzati a concreti avvii di attività.

In questo senso ci riserveremo di indire tutte le opportune iniziative in concomitanza con il tavolo ministeriale.

Fim, Fiom, Uilm nazionali

Roma, 11 novembre 2022

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