La Fiom nazionale, le strutture territoriali e le Rsu Fiom di Intecs esprimono solidarietà ai 69 lavoratori, in forze presso il sito di L'Aquila, per i quali l'azienda ha aperto una procedura di licenziamento collettivo ancora in fase di esame congiunto. Chiediamo il ritiro immediato dei licenziamenti e annunciamo lo stato di agitazione sindacale in tutte le sedi aziendali.
Si tratta del laboratorio di ricerca e sviluppo ex Siemens che, attraverso l'acquisizione di Technolabs nel 2011, avrebbe dovuto consentire l'ingresso di Intecs nel mercato delle telecomunicazioni grazie al patrimonio tecnologico e alle alte professionalità in esso presenti. Tuttavia alla valorizzazione delle competenze e dei segmenti di mercato intercettati ha preferito la dismissione lenta del sito e il ricorso generoso agli ammortizzatori sociali.
La stessa suddivisione della società in una good e una bad Company, realizzate per far fronte alla grave situazione debitoria nei confronti dell'Agenzia delle Entrate, ha aggiunto complicazioni ad una situazione dalle occupazionali assai incerte, se consideriamo che a dicembre scade il semestre di Cigo chiesta anche per i siti di Roma, Pisa e Napoli (per soli tre mesi in questo caso) e non ci sono nuove attività o contratti in vista.
Del resto, come Fiom e Uilm nazionali e territoriali, anche nel corso dell'ultimo incontro tenutosi presso l'Unione Industriali di Roma e Lazio sul prossimo Piano industriale, abbiamo denunciato l'assoluta genericità dell'illustrazione fatta dall'Amministratore Delegato, priva di riferimenti concreti ad investimenti, prodotti e linee strategiche.
Era il 30 agosto e avremmo dovuto incontrarci prima della fine di settembre per discutere il rinnovo dei contratti di solidarietà in scadenza attivati proprio a L'Aquila.
Ma i licenziamenti sono partiti prima di quella scadenza.
Di fronte all'inaffidabilità dell'azienda e all'assunzione ad una decisione tanto grave per le lavoratrici e i lavoratori direttamente interessati oltre che per tutti i dipendenti delle diverse sedi di Intecs in Italia chiediamo, come Fiom e Uilm nazionali e territoriali, l'apertura di un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo economico per individuare, insieme a tutte le istituzioni coinvolte, adeguate soluzioni di salvaguardia industriale e occupazionale.
Fiom nazionale
Fiom territoriali
Rsu Fiom
Roma, 20 novembre 2017