L’azienda acceleri l’apertura del confronto sullo smart-working, per la situazione economica e i disagi dei lavoratori. No all’assorbimento dei superminimi!
In vista della scadenza dell’accordo aziendale sullo Smart Working per il prossimo 31 marzo, abbiamo richiesto a partire già dagli ultimi mesi dello scorso anno, un incontro alla Direzione Aziendale per iniziare la trattativa a riguardo.
Comprendiamo le difficoltà dovute alla situazione di mercato molto positiva, all’integrazione delle due realtà aziendali e all’armonizzazione dei trattamenti tra i contratti nazionali del commercio e il metalmeccanico, ma è importante vederci al più presto e dare il giusto tempo al confronto, evitando di arrivare all’ultimo minuto a dover decidere cose importanti per il futuro dei lavoratori.
Stiamo vivendo una crisi energetica che ha fatto schizzare in alto i prezzi di luce e gas, senza contare che l’inflazione sta penalizzando gli stipendi. Lo sa bene chi lavora da casa e ha bisogno di illuminazione e riscaldamento durante l’intera giornata. Se a questo si aggiungono le spese per il funzionamento dei vari dispositivi informatici e telematici necessari per lavorare da remoto, si raggiungono cifre elevate, che incidono parecchio sul bilancio mensile.
Pertanto, nelle proposte che faremo, appena la Direzione Aziendale ci chiamerà, oltre a mantenere l’impianto dell’accordo attuale, avanzeremo la richiesta per un rimborso spese mensile dei costi energetici per le giornate in Smart Working.
Come FIOM CGIL riteniamo inoltre fondamentale, in vista del prossimo aumento contrattuale di giugno, arrivare ad un accordo sulla non assorbibilità dei superminimi. La situazione di disagio generale delle lavoratrici e dei lavoratori, di fronte ad aumenti dei costi impressionanti, impone una soluzione condivisa.
Vi terremo aggiornati sulle novità che vi dovessero essere, vista l’importanza dell’argomento a cui tutti noi siamo molto sensibili per il corretto bilanciamento tra vita personale e lavoro.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 24 febbraio 2023