Lunedì, 25 Novembre 2024

Almaviva: a un passo dalla rottura della trattativa

 

Martedì 5 dicembre il Coordinamento delle Rsu Almaviva e Fim, Fiom, Uilm nazionali hanno incontrato la Direzione aziendale rappresentata da Marina Irace, Andrea Lucente e Andrea Zennaro.

La Direzione ha esplicitato la propria richiesta di riduzione del costo del lavoro da realizzare attraverso una serie di nuovi e pesanti tagli agli accordi integrativi aziendali.

Abbiamo ribadito e precisato la nostra posizione che si muove in una direzione completamente diversa:

  • definire un accordo per tre anni;
  • recuperare progressivamente gli istituti contrattuali ancora ridotti o sospesi, nei prossimi tre anni, con un recupero scaglionato nel tempo ma certo e istituire un Premio di Risultato variabile collegato al raggiungimento di obiettivi aziendali prefissati;
  • ridurre il peso complessivo annuale dell’ammortizzatore sociale, sia attraverso una diversa distribuzione mensile/settimanale al fine di estendere nei tre anni la copertura temporale, sia con una riduzione progressiva nei tre anni della riduzione di orario (“decalage”), articolandola eventualmente per centro di costo/unità produttiva;
  • intervenire sul personale di maggiore anzianità favorendo le uscite verso il pensionamento attraverso una politica di incentivi che permetta una riduzione strutturale del costo del lavoro aziendale.

L’azienda ha risposto negativamente su tutto, salvo dichiararsi disponibile a un accordo di 2 o 3 anni; secondo la Direzione aziendale:

  • gli istituti contrattuali previsti dal contratto integrativo vanno ulteriormente ridotti (più del doppio) con la cancellazione dei Rol (che sono stati appena recuperati) e con il taglio dei superminimi collettivi;
  • l’utilizzo dell’ammortizzatore sociale va sospeso e il periodo ancora a disposizione nel quinquennio mobile va tenuto “di riserva”;
  • nessuna risposta sul tema dei prepensionamenti.

Siamo consapevoli delle complessità che l’azienda sta ancora affrontando ma è indiscutibile il fatto che, dopo il lungo periodo di crisi (superato anche grazie ai sacrifici che i lavoratori hanno fatto e stanno ancora facendo), l’andamento economico degli ultimi anni ha rappresentato un’inversione di tendenza (con il miglioramento di ricavi, margini e utile) e anche le previsioni confermano questa tendenza (come dimostra del resto il piano di assunzioni per gli anni 2017 e seguenti). Inoltre il recente finanziamento, realizzato attraverso il collocamento di 250 milioni di obbligazioni al tasso del 7,25% e scadenza a 5 anni, ha permesso ristrutturare la situazione debitoria del gruppo e di ridurre l’entità delle cedole semestrali rispetto agli oneri precedentemente dovuti a livello di gruppo.

Anche per queste ragioni il Coordinamento delle Rsu Almaviva e Fim, Fiom, Uilm nazionali considerano inaccettabile e pericolosa la posizione assunta dall’azienda, proclamano lo stato di agitazione e indicono un pacchetto di 16 ore di sciopero da realizzarsi nei mesi di dicembre 2017 e di gennaio 2018, a partire da una prima giornata di lotta fissata per il 14 dicembre, a conclusione delle assemblee che si concluderanno il giorno 11 e dopo l’incontro con l’azienda previsto per il 12 dicembre per un’ulteriore verifica sulla posizione aziendale nei confronti della proposta sindacale.

 

Fim, Fiom, Uilm nazionali</p> <p style="text-align: center;">Coordinamento Rsu Almaviva

 

Roma, 6 dicembre 2017

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La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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