Il 12 febbraio u.s. si è tenuto l’incontro tra il coordinamento nazionale delle Rsu, le strutture sindacali e l’azienda sullo smart working. Nell’incontro la direzione aziendale ha avanzato una proposta di carattere normativo ed economico.
Nello specifico l’azienda ha proposto di arrivare a definire un accordo che preveda la definizione di fasce orarie nelle quali effettuare la prestazione e la pausa pranzo, con un solo giorno di presenza in sede e quindi con fino a quattro giorni di smart working, un calendario delle presenze in azienda da gestire con l’organizzazione del lavoro.
Infine pur ritenendo di non dover erogare il ticket in base alla normativa vigente, ha proposto solo a titolo di rimborso spese per i costi sostenuti dai lavoratori, un ticket a 3,5 euro al giorno.
Come Parte sindacale abbiamo risposto che per arrivare a strutturare un accordo sullo smart working è necessario che preveda il diritto alla disconnessione (con riunioni e comunicazioni aziendali non oltre la fascia oraria individuata nell’accordo), tutela per la professionalità e per lo sviluppo di carriera, formazione specializzata e dedicata, diritti e informazione sindacali ed infine, per quanto riguarda la parte economica, un ticket dello stesso valore dei giorni in presenza e un rimborso per i costi sostenuti dalle lavoratrici e dai lavoratori.
La nostra richiesta è frutto dell’analisi sui risparmi ottenuti dall’azienda (che in prospettiva potrebbero prevedere anche una riduzione consistente delle sedi), dei rimborsi ottenuti dalla normativa vigente per le misure Covid e la dotazione tecnologica per lo smart working, la riduzione strutturale dei costi di trasferta e dei costi fissi quantificati da Confindustria in circa il 30% dei costi.
A questo si aggiunge, l’aumento di fatto dell’orario di lavoro e della produttività misurato da tutti gli organismi internazionali e la conseguente difficoltà, al contrario di quanto previsto dalla legge per le lavoratrici e i lavoratori, a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro in smart working.
Al prossimo incontro che si terrà il 18 febbraio p.v. l’azienda si è riservata di rispondere nel merito. Sulla base dell’esito del prossimo confronto, valuteremo insieme ai lavoratori la situazione e le eventuali iniziative da intraprendere nelle assemblee che saranno convocate in tutti i territori.
Fim, Fiom, Uilm nazionali
Roma, 15 febbraio 2021