Domenica, 22 Dicembre 2024

Leonardo Bu Elettronica Italia. Volumi e carichi confermati, ma sofferenze sulla redditività

Nella giornata del 16 Giugno si è tenuto l’incontro della Business Unit Elettronica Italia di Leonardo alla presenza delle Direzioni Corporate e di BU con il Coordinamento nazionale FIM-FIOM-UILM.

L'incontro con Direzione della BU Elettronica Italia è stato preceduto nella giornata del 15 Giugno dall'incontro con il responsabile della Divisione Elettronica di Leonardo Norman Bone. La rapida esposizione dell'Ing. Bone ha visto motivare la fusione tra le ex-BU ETN e SAS nell'attuale BU Elettronica Italia suddivisa al suo interno in sei LOB indipendenti, come una scelta che rende sinergiche le attività presenti nelle due realtà, e contemporaneamente consente di ampliare il portafoglio di soluzioni, sistemi e servizi verso il mercato. Inoltre l'acquisizione di Vitrociset, ormai non più una novità visti i tempi remoti in cui è stata formalizzata, rappresenta una opportunità per la Divisione Elettronica. In attesa dell'incontro di Vitrociset previsto per il 22 giugno prossimo, per la FIOM-CGIL un tema diventa ormai imprescindibile: la piena integrazione della Società all'interno del Gruppo Leonardo,fattivamente e non come dichiarazione d'intenti.

L'esposizione ha visto la conferma di tutti gli indicatori economico-finanziari raggiunti dalla Divisione nel 2019, con un miglioramento rispetto al 2018. Tuttavia i risultati raggiunti a livello di Divisione, alla fine degli incontri svolti nelle BU che compongono la stessa, non vedono un altrettanto riscontro del tutto positivo, con un ridimensionamento ulteriore per il 2020, non tanto negli ordini ma nella generazione di redditività.

Le ambizioni espresse dall'Ing. Bone, peraltro già avanzate nel corso dell'incontro dello scorso anno, rimangono quelle di diventare il primo soggetto industriale nel campo dell'Aerospazio e Difesa in Europa nei prossimi 10 anni. Come FIOM-CGIL ci pare un obbiettivo particolarmente ambizioso vista la distanza attuale che rimane con il principale competitore europeo. Tuttavia questo risultato non potrà prescindere da partnership con altri soggetti industriali, ma soprattutto il ruolo che Leonardo avrà rispetto ai futuri programmi internazionali, a partire da quelli europei, alcuni in fase preliminare (Tempest – European Male – Ocean 2020). Ovviamente questi programmi sono subordinati agli investimenti e al ruolo che i vari Governi decideranno di avere all'interno dei consorzi, anche in considerazione delle ricadute pesanti a livello economico che il Covid lascia e lascerà nell'economia globale. Inoltre soprattutto il programma Tempest ha tempi di realizzazione finale molto in la con gli anni, pertanto per essere in grado di poter partecipare da protagonisti servono, oltre agli impegni istituzionali, una forza e una solidità nei fondamentali economici da parte di Leonardo che, anche a causa della pandemia in corso, non sembra essere completamente positiva per il 2020.

L'esposizione nella BU Elettronica Italia ha evidenziato i risultati raggiunti nel corso del 2019 nelle BU precedenti (ETN e SAS), con un aumento degli ordini e dei ricavi rispetto al budget prefissato. Mentre nella ex BU SAS sono stati raggiunti tutti gli indicatori finanziari nel 2019, in ETN l'EBIT non è stato raggiunto al 100%, questo comporterà una corresponsione della quota parte del PDR pari al 92,3% e non del 100% come l'anno precedente, insieme ad un andamento negativo dell'indicatore FOCF di BU, il quale non ha raggiunto gli obbiettivi prefissati.

Come FIOM-CGIL abbiamo evidenziato la preoccupazione per risultati non prevedibili nella BU ETN, non solo perché gli stessi faranno perdere del salario alle lavoratrici e ai lavoratori, ma anche alla luce delle affermazioni dell'Azienda che prevedono un 2020 critico, non su volumi e carichi, ma rispetto alla generazione di cassa e alla redditività. La Divisione Elettronica Italia nel corso della crisi legata alla pandemia per il Covid-19, non aveva manifestato problemi di sorta, ed apprendere ora che anche nella stessa si presentano delle criticità apre molti interrogativi sugli indicatori di Gruppo per l'anno in corso, peraltro ancora non forniti da Leonardo.

Gli investimenti programmati sarebbero confermati, con un 11% dei ricavi destinato alla ricerca e sviluppo, volti a consolidare quanto già oggi sviluppato e ulteriori iniziative che coinvolgeranno l'intero perimetro delle LOB presenti nella BU Elettronica Italia.

Come FIOM-CGIL abbiamo chiesto, vista la presenza molto ampia sul territorio nazionale della BU, che al termine degli incontri di Divisione in Leonardo siano convocati gli incontri di sito con le RSU e le Segreterie territoriali per valutare e contestualizzare a livello locale quanto presentato a livello nazionale. Gli incontri serviranno inoltre a gestire la fase di ritorno alla normale attività lavorativa negli stabilimenti, affrontando contemporaneamente temi collettivi e i problemi presenti nei siti come lo smart-working, la compresenza e il distanziamento sociale legato al ritorno in sede di un numero maggiore di addetti, e la ripresa della piena operatività degli spazi comuni a partire dalle mense.

In trasparenza come FIOM-CGIL abbiamo sempre raccontato il nostro punto di vista, evidenziando con coerenza dove si sono presentati i problemi. Il giudizio sull'incontro, se da una parte non evidenzia dissaturazioni per il 2020, dall'altra parte non possono che preoccupare le prospettive incerte sugli indicatori economici legati alla redditività. Come più volte abbiamo detto e scritto, purtroppo il Covid lascia e lascerà strascichi con i quali dovremo convivere nel corso dei prossimi anni.

Gli incontri delle prossime settimane, a partire da quelli di sito, saranno la cartina di tornasole per la nostra Organizzazione su come condividere processi e percorsi che tengano insieme le varie realtà all'interno del Gruppo Leonardo, salvaguardando le esigenze dei Lavoratori a partire dal salario.

Fiom-Cgil nazionale

Roma, 17 Giugno 2020

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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