Il 3 novembre si è svolto a Roma l’incontro sul piano industriale concordato il 27 maggio 2015 per la cessione dei 178 lavoratori da Leonardo ad Atitech con la presenza del Dott. Braccialarghe, Dott. Lettieri, Fim,Fiom,Uilm Nazionali, Territoriali e le RSU.
Il Dott. Braccialarghe ha chiarito che sono state risolte tutte le problematiche aperte con Atitech che in parte hanno ritardato l’applicazione del piano industriale.
L’Atitech ha illustrato il calendario di impegni per la realizzazione del piano previsto dall’accordo del 27 maggio, ha riconosciuto che c’è stato un ritardo di oltre 17 mesi e ha dichiarato con fermezza che non saranno ammessi nuovi ritardi.
Fim, Fiom, Uilm hanno dichiarato che il ritardo di 17 mesi per la realizzazione del piano ha minato fortemente la credibilità di Atitech e di Leonardo nei confronti dei 178 lavoratori e delle OO.SS, le stesse prendono atto degli impegni. Ciò non è sufficiente per recuperare la credibilità della controparte sull’accordo in questione.
Atitech per acquisire credibilità deve dimostrare con i fatti a partire dagli investimenti, dall’incremento del carico di lavoro e attraverso l’acquisizione di nuove commesse per saturare le attività dei lavoratori di Capodichino.
Le Organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro specifico su Atitech Spa per conoscere meglio il piano industriale, carico di lavoro, portafogli ordini e livello occupazionale, prima della fusione Atitech Manifacturing in Atitech Spa.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali, Territoriali e Rsu sono impegnati a verificare con severità il rispetto degli impegni, in caso contrario ne terremo le dovuto conseguenze.
Fim, Fiom, Uilm Nazionali
Roma, 7 novembre 2016