Giovedì 3 novembre, presso la sede di Unindustria Roma, si è tenuto l'incontro tra Leonardo Finmeccanica e le Segreterie nazionali Fim, Fiom e Uilm su una serie di questioni aperte nel rapporto con l'azienda, a partire dall'ipotesi di trasferimento di alcune centinaia di dipendenti dal sito di Tiburtina a quello di Laurentina.
Il progetto interesserebbe circa 500 dipendenti, dei quali 220 dell'area Ingegneria e 170 della lob ATC, e consentirebbe, attraverso la chiusura di 13 contratti attualmente in essere a Tiburtina, di risparmiare oltre 7 milioni di euro l'anno, a fronte di un investimento aziendale, solo per il primo anno, di 1 milione di euro nell'allestimento di nuove postazioni di lavoro e di una nuova mensa presso la sede di Laurentina.
Come Fiom-Cgil abbiamo preliminarmente dichiarato la contrarietà all'atteggiamento dell'azienda che, in spregio al sistema di relazioni industriali definito nell'accordo integrativo del 2 febbraio scorso, assume decisioni tanto rilevanti senza il preventivo confronto con le Organizzazioni sindacali e con le Rsu delle sedi in questione.
Abbiamo inoltre espresso preoccupazioni di natura industriale sul progetto, dal momento che lo spostamento dell'area dedicata al controllo del traffico aereo e navale metterebbe a rischio l'integrazione di competenze tecniche e di processi da sempre condivisi nel sistema duale civile-militare, oltre che utili alle economie di scala in fatto di acquisti, ecc..
L'azienda ha risposto che si tratta, al momento, di uno studio di fattibilità, eventualmente operativo da agosto 2017.
Si è resa comunque disponibile a convocare a breve un incontro con le Organizzazioni sindacali e le Rsu dei due siti interessati dal progetto, per un confronto serrato su tutte le possibili implicazioni di natura gestionale e industriale, oltre che sulle conseguenze dell'eventuale trasferimento a carico delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
Fiom nazionale
Roma, 7 novembre 2016