Nei giorni 23 e 24 marzo u.s. si è tenuta la riunione delle RSU della delegazione trattante, delle strutture territoriali e nazionali della Fiom-Cgil.
Il coordinamento giudica molto positivamente l'esito del referendum sull'ipotesi di accordo di secondo livello, in considerazione dell'alto grado di partecipazione (78%) e del consenso espresso dalle lavoratrici e dai lavoratori della Finmeccanica One Company all'accordo (77% di sì).
Il livello di partecipazione ed il consenso ottenuto saranno comunque un fattore molto importante per il prosieguo del confronto con l'azienda, considerati l'importanza e la complessità degli argomenti ancora da discutere. Nelle assemblee svolte, anch'esse molto partecipate, oltre all'ipotesi di accordo, la discussione è stata incentrata sulla parte restante della trattativa ancora da svolgere e sulle prospettive aziendali.
Segno evidente della grande maturità di lavoratrici e lavoratori, in grado di unire i temi dei diritti economici e normativi con ragionamenti di carattere industriale e strategico. Rimangono delle criticità in alcuni siti che hanno visto un numero consistente di no sui quali è opportuno svolgere una valutazione.
Il coordinamento ritiene indispensabile la convocazione al più presto dell'Osservatorio Strategico come previsto dall'accordo, così come già richiesto da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil. Il confronto dovrà chiarire gli obiettivi industriali e dettagliare maggiormente gli aspetti economici presentati nell'ultima relazione finanziaria annuale 2015, allegata al bilancio.
Nella relazione emergono le seguenti criticità:
- la forte dipendenza del gruppo dai livelli di spesa dei governi nazionali e delle istituzioni pubbliche. I tagli agli stanziamenti pubblici avranno effetti sul finanziamento delle attività di ricerca e sviluppo e conseguentemente sulla capacità del gruppo di competere con successo nei mercati globali;
- l'azienda è molto concentrata sugli aspetti di carattere finanziario e poco sugli aspetti industriali e le modalità con cui si sono raggiunti la redditività e l'abbattimento del debito sono ottenuti in larghissima parte con le modalità già viste in passato, cioè la cessione dell'ennesimo gruppo di attività (Ansaldo Breda e Ansaldo STS);
- l'alto livello di indebitamento del gruppo, pari a 3,3 miliardi di € al 31/12/2015, condiziona la strategia finanziaria e operativa del gruppo;
- un'azienda come Finmeccanica, esposta in un settore tecnologicamente avanzato dove tutti i maggiori competitors investono e sviluppano nuovi prodotti per crescere e acquisire nuovi mercati, deve avere una visione industriale di sviluppo e una dimensione internazionale adeguata. In questo momento invece appare evidente il ridimensionamento del perimetro industriale e occupazionale (7.224 dipendenti in meno e da 16 miliardi di fatturato nel 2013, a 12,995 miliardi del 2015);
In riferimento alla situazione aziendale come Fiom e coordinamento nazionale valutiamo che:
- la riduzione delle forniture, delle attività in appalto e di molti contratti di somministrazione, più che rispondere all'efficienza e alla qualità delle attività sembra anch'essa seguire una logica finanziaria sulla riduzione dei costi e sulla generazione di cassa. Gli effetti sulle attività e sull'organizzazione del lavoro, oltre che sull'occupazione, sono li a dimostrarlo;
- appare evidente la difficoltà della nuova Finmeccanica di smuoversi dal torpore generato dalla riorganizzazione. Alla nuova formazione organizzativa non è ancora corrisposta una nuova e più efficiente modalità di sviluppo dei processi produttivi. Dopo aver nominato le prime linee delle divisioni ad oggi mancano tutti i livelli successivi. Anche per questo le varie attività subiscono enormi rallentamenti con tutti gli effetti conseguenti;
- la riduzione degli investimenti in ricerca e sviluppo, in nuovi impianti e in nuovi prodotti è segno evidente del disimpegno del Governo in riferimento alla politica industriale e alla concentrazione delle risorse sui settori chiave per il Paese;
Le azioni della Fiom-Cgil e del coordinamento saranno quindi finalizzate a:
- aprire un confronto serrato con l'azienda su tutti questi aspetti per stimolare e sviluppare, anche nel rapporto con il Governo che è l'azionista di riferimento di Finmeccanica, un ragionamento teso ad affiancare alla fase di risanamento economico, le necessarie attività di investimento a partire dalla ricerca e sviluppo e dai nuovi prodotti;
- la piena applicazione di quanto previsto nell'accordo sottoscritto il 2 febbraio u.s. in tutte le sue parti. Quindi in attesa dell'attivazione dei tavoli di confronto, diffidiamo Finmeccanica e/o le singole Divisioni dal proseguire con iniziative unilaterali (tra le quali Monetica).
Come Fiom-Cgil e come coordinamento abbiamo deciso, in modo coerente con la nuova organizzazione aziendale e al fine di poter raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti, un rafforzamento della capacità di direzione e di contrattazione in Finmeccanica attraverso la realizzazione di un esecutivo che si affianca alla Segreteria nazionale (nel coordinare le Divisioni) e al Coordinamento Finmeccanica. L'Esecutivo è composto dai rappresentanti territoriali di Genova, Firenze, La Spezia, Napoli, Roma, Torino e Varese.
Le competenze dei delegati del coordinamento Finmeccanica, unite alla nuova organizzazione, saranno valorizzate nel ruolo di confronto e contrattazione.
Infine è importante sottolineare che nella vertenza sul contratto nazionale, entrata in una fase critica, Fim, Fiom e Uilm tornano a proclamare uno sciopero unitario dopo tanti anni per il 20 aprile 2016.
Il risultato avuto nel referendum è segno della grande attenzione delle lavoratrici e dei lavoratori non solo alla contrattazione integrativa ma anche e soprattutto alle prospettive industriali dell'azienda. Come coordinamento nazionale riteniamo importante che unitariamente le Rsu e le strutture coinvolgano tutti i lavoratori del gruppo affinché ci sia la massima partecipazione alle prossime iniziative nazionali programmate da Fim, Fiom e Uilm: sarà un segnale importante non solo sul Ccnl ma su tutta la fase che si aprirà a breve con Finmeccanica.
Fiom nazionale
Esecutivo nazionale Fiom Finmeccanica
Coordinamento Fiom Finmeccanica
Roma, 29 marzo 2016