Si è tenuto l'incontro richiesto dalla FIOM CGIL il 27 aprile u.s., con la Finmeccanica Global Services, sul passaggio del personale della aziende del gruppo alla stessa FGS e sull'accordo di armonizzazione firmato a Roma. L'incontro è stato anche l'occasione per discutere delle prospettive.
FGS continuerà a fare la gestione del patrimonio e dei servizi per il gruppo ma in ottica di divisionalizzazione, crescerà dal 25% al 70% delle attività complessive. Quindi l'azienda procederà ad un accorpamento delle attività e ad una razionalizzazione dei contratti e dei servizi, alla scadenza degli stessi, attraverso una nuova gara. Rimarranno fuori da questa riorganizzazione gli spazi direttamente collegati alla produzione nei siti (impianti produttivi, etc.).
In questo contesto il personale verrà distaccato, per 4 o 5 mesi, dalle altre aziende (questa sarà in questa fase l'unica modalità di utilizzazione del personale), con le stesse mansioni e attività attuali. Complessivamente saranno 183 i lavoratori distaccati in FGS presumibilmente dal 1 luglio p.v. (ricordiamo che nel distacco i lavoratori conservano tutti i trattamenti di origine, retributivi e contributivi).
Una volta completata tutta la fase di riorganizzazione, verrà attivato un confronto con le rappresentanze sindacali e una procedura ai sensi dell'articolo. 47 della legge 428/70, per il trasferimento effettivo del personale (non è chiaro se questa procedura riguarderà tutti e 183 i lavoratori interessati oggi dal distacco).
Per quanto riguarda le modalità con cui verranno messi a gara i servizi e le attività, abbiamo chiesto di poter inserire la clausola di salvaguardia sul cambio-appalto. Sul punto l'azienda ha dichiarato la necessità di non entrare in conflitto con la normativa attuale sugli appalti (da parte nostra riteniamo comunque che non ci sia conflitto e che la contrattualistica abbia già diverse soluzioni condivise tra aziende e lavoratori) ma di essere sensibile alla tutela richiesta. In ogni caso Finmeccanica ha dichiarato che verranno comunque mantenute le tutele già convenute in alcune realtà che oggi operano in appalto.
L'incontro è stato quindi importante per sciogliere i dubbi e le perplessità suscitati dall'operazione, avendo ormai chiarito che la formula per l'utilizzo dei lavoratori è il distacco (in un primo momento si erano diffuse voci su dimissione e riassunzione), che ci sarà una procedura di legge per la gestione effettiva dei passaggi e che l'accordo di armonizzazione sottoscritto a Roma, vale per il territorio e non a livello nazionale.
Sarà riprogrammato un ulteriore incontro per seguire l'andamento della fase attuale e per valutare l'estensione dell'accordo a livello nazionale.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 20 maggio 2015