Nella giornata del 10 luglio 2024 presso la UIR di Roma, la direzione aziendale della Divisione Elettronica alla presenza dell’HR di Corporate, ha illustrato al coordinamento di Fim-Fiom-Uilm i consuntivi dei risultati economici del 2023, i carichi di lavoro e le prospettive industriali e di mercato per l’anno in corso.
L’esposizione da parte del Direttore della Divisione, ha evidenziato come il consuntivo dei risultati economici (ordini, ricavi, Ebita) per l’anno 2023 è positivo, con valori incrementali per il 2024 e carichi di lavoro in crescita su tutti i siti presenti sul territorio nazionale. Tale condizione di crescita complessiva sarà presumibilmente in continuità, secondo la direzione aziendale, per gli archi temporali del piano industriale presentato dall’AD.
La Divisione Elettronica, sta beneficiando per stessa ammissione dell’Azienda, di un contesto favorevole dovuto alla situazione geopolitica relativa ai conflitti di guerra in corso, che in ambito militare produrranno ulteriori opportunità di mercato a breve e medio termine. Oltre a questa condizione, le scelte fatte in ambito militare a livello Paese (GCAP/MGCS/AICS) relativi ai nuovi programmi aerei e terrestri, produrranno per Leonardo ritorni importanti a livello industriale a lungo termine, dove la Divisione Elettronica avrà un ruolo di collante con le attività di produzione delle altre divisioni. L’attuale stato di guerra permanente, soprattutto in Ucraina e nella stato Palestinese, coinvolge blocchi di potere ed economici, che mai si erano visti prima dal dopoguerra ad oggi. Tale condizione sta determinando un riassetto e una razionalizzazione nel settore dell’aerospazio e difesa dei prodotti tra i vari Player industriali nel mondo occidentale, le scelte industriali, gli investimenti, insieme alle alleanze strategiche che Leonardo metterà in atto, saranno determinanti per il futuro industriale che la stessa potrà avere all’interno dei settori di riferimento.
Come FIOM-CGIL riteniamo che visto il contesto dato si debba prevedere un tavolo e un confronto permanente con l’Azienda, per monitorare le evoluzioni industriali e politiche che possano avere ricadute sulle realtà di Leonardo, ritenendo inoltre che tale confronto debba vedere coinvolte le istituzioni a partire dal Governo. Indispensabili per una chiarezza maggiore del quadro specifico locale, in termini di carichi di lavoro, occupazionali e di investimenti, saranno gli incontri di sito che inizieranno a valle dell’incontro avuto con la Divisione, con le RSU di tutti gli stabilimenti.
In apparenza l’attuale situazione favorisce le attività di Leonardo, tuttavia le ricadute negative le pagano e le pagheranno, oltre alle popolazioni coinvolte direttamente e tragicamente nei conflitti, anche i lavoratori che rappresentiamo, sia in termini di perdita di potere d’acquisto rispetto all’aumento dell’inflazione generata, e sia per le tensioni sociali derivanti dall’aumento dei livelli di povertà all’interno della nostra società. Abbiamo inoltre suggerito all’azienda come Organizzazione, anche alla luce delle dichiarazioni della stessa su una percezione nel Paese di una azienda che produce solo armi, la necessità di coniugare lo sviluppo di prodotti militari con finalità duali, le cui applicazioni pratiche abbiano ricadute anche sul mercato civile, il quale non può essere una parte minoritaria all’interno delle attività di Leonardo.
A livello occupazionale i dati sono in crescita praticamente in tutti i siti, con differenze e ulteriori incrementi da verificare negli incontri territoriali, rispetto alle necessità e ai carichi di lavoro che aumenteranno in corso d’anno. Abbiamo inoltre evidenziato che a livello di sito l’utilizzo dei lavoratori in Off-Load da parte delle ditte esterne, non corrisponde sempre al rispetto degli impegni che le Parti hanno assunto in termini di applicazione del contratto, di inquadramento professionale e di copertura sulla sicurezza compresi l’utilizzo dei DPI.
I Premi di risultato hanno visto raggiunti gli obbiettivi a livello di Gruppo e di Divisione, e in alcuni siti il raggiungimento degli indicatori locali ha determinato il superamento della soglia massima dell’importo teorico del Premio.
Nella seconda fase della giornata l’azienda ha rappresentato l’evoluzione del piano industriale OIF, indicando l’avanzamento dello stesso con delle variazioni derivanti dalle nuove attività e dai nuovi programmi all’interno di Leonardo e nella Divisione, con particolare riferimento al GCAP, i quali produrranno delle variazioni rispetto alle chiusure totali e a nuove destinazione d’uso dei siti coinvolti direttamente nel piano.
Per quanto concerne i siti di Taranto, Pisa e Carsoli il piano andrà in continuità con quanto definito nell’accordo di luglio 2022, mentre per il sito di Giugliano pur confermando lo spostamento delle attività presenti sul sito del Fusaro, lo stesso non sarà più chiuso ma verranno portate attività di logistica per l’intera Divisione, con una valutazione del mantenimento parziale delle attività di microelettronica, ancora tutte in fase di verifica da parte dell’Azienda.
Lo stabilimento di Pomezia come quello di Giugliano, non vedrà più la chiusura totale del sito, ma all’interno dello stesso verranno collocate le attività del nuovo programma GCAP e le relative attività avioniche. Verrà invece chiuso il sito di Santa Palomba che avrebbe dovuto diventare il nuovo polo logistico. Per lo stabilimento di Carsoli le attività attualmente in essere non saranno più collocate sullo stabilimento di Tiburtina, ma le stesse verranno ubicate sullo stabilimento di Campi Bisenzio, mentre i lavoratori saranno ricollocati sempre sullo stabilimento di Tiburtina come prevedeva l’accordo iniziale.
Come Fiom-Cgil abbiamo risposto che a valle delle modifiche dichiarate, servono approfondimenti per una valutazione all’interno del nostro coordinamento, al fine di comprenderne le evoluzioni nei dettagli, capire se spazi, tempi e risorse economiche e occupazionali siano ancora attuali rispetto ai nuovi programmi che l’azienda vuole porre in essere. Solo successivamente potremo dare una valutazione compiuta che dovrà necessariamente rivedere gli accordi precedenti, se verrà trovata una condivisione tra le Parti.
Fiom-Cgil nazionale
Roma, 11 Luglio 2024