Il Coordinamento nazionale Fiom del gruppo Fincantieri, riunito a Roma il 3 e 4 marzo 2016, ha discusso circa la situazione del gruppo e l'andamento del negoziato per il rinnovo dell'integrativo, in discussione da più di un anno senza aver prodotto sostanziali avvicinamenti.
Il Coordinamento giudica difficile la situazione, che mentre vede da un lato ordini consistenti che dovrebbero garantire il lavoro oltre il 2020, mostra dall'altro una costante instabilità del gruppo dirigente, ritardi enormi sui programmi produttivi, un livello di sprechi e disorganizzazione che sommato all'aumento esasperato del lavoro in appalto sono alla base dei problemi di efficientamento, produttività e qualità. Inoltre è sempre meno chiaro quale equilibrio Fincantieri intende stabilire fra cantieri italiani e quelli situati in altri continenti.
Il Coordinamento Fiom ritiene necessaria un'accelerazione del confronto per giungere ad un accordo che riconosca l'impegno dei lavoratori, risistemi il gruppo, anche con l'obiettivo della riduzione degli appalti, e affronti i problemi in un'ottica di cooperazione fra le parti.
Per queste ragioni la Fiom avanzerà proposte precise per un'ipotesi di accordo conclusiva in tempi ragionevolmente brevi, prima confrontandosi con Fim e Uilm per verificare la possibilità di proposte unitarie, poi con Fincantieri fin dai prossimi incontri previsti a Roma per i giorni 10 e 11 marzo prossimi.
Nel caso in cui Fincantieri continuerà nel suo atteggiamento dispersivo e penalizzante per i lavoratori, il Coordinamento Fiom chiederà a Fim e Uilm di riunire il coordinamento nazionale di Fincantieri in forma congiunta per valutare le condizioni di una manifestazione nazionale unitaria e con sciopero indicativamente per il 15 aprile prossimo.
FIOM NAZIONALE
Roma, 4 marzo 2016