Venerdì, 22 Novembre 2024

Cnh defence: Bolzano e Vittorio Veneto migliorano, Piacenza arranca ancora

Cnh

Si è tenuto ieri 9 novembre 2017 l’incontro con la Direzione CNHi area defence, che coinvolge gli stabilimenti di Bolzano, Vittorio Veneto e in parte Piacenza. Per la delegazione della Fiom è stato importante il confronto diretto e chiaro con approfondimenti specifici utili al bilancio e al futuro occupazionale, produttivo, organizzativo negli stabilimenti interessati di CNHi. La situazione è in evoluzione per Vittorio Veneto e Bolzano i cui lavoratori sono stati interessati rispettivamente da 21 mila ore e 240 mila ore di Cassa con una riduzione dell’impatto negativo anche grazie alla disponibilità di alcuni lavoratori di andare in trasferta in altri stabilimenti del Gruppo.

Per il 2018-2019 la Direzione, sulla base dei volumi, e delle commesse in essere e di nuove in cui è in gara, come quella statunitense, prevede per il primo anno una riduzione della Cassa integrazione per i lavoratori dello stabilimento di Bolzano, da 60 al massimo di 90 giornate, e per i lavoratori dello stabilimento di Vittorio Veneto non sarebbe più previsto l’utilizzo della Cassa. Ma un’eventuale conferma complessiva delle commesse potrebbe determinare una positiva implementazione occupazionale. Nel prossimo incontro di giugno si verificheranno le previsioni.

Invece per i lavoratori di Piacenza si terrà un incontro specifico in loco, ma le anticipazioni odierne non lasciano presagire nulla di positivo. I volumi per permettere il ritorno al lavoro non ci sono ancora, anzi il perdurare della mancanza di certezze sulla seconda trance di fornitura di mezzi della commessa francese potrebbe comportare l’utilizzo di ammortizzatori sociali non ordinari.

La delegazione Fiom si è confrontata nel merito con la consapevolezza che il mercato e i volumi sono determinati dalle scelte politiche dei Paesi.

La Fiom ha proposto un confronto più serrato sul futuro industriale e occupazionale, oltre a un maggiore riconoscimento negoziale dei lavoratori sull’organizzazione del lavoro, formazione e riconoscimento dell’inquadramento professionale.

È inutile dire che l’incontro è stato separato, non per volontà della Fiom.

È inutile ire che la scelta degli altri sindacati di continuare a dividere i lavoratori è un danno.

Ma evidentemente i sindacati firmatari preferiscono un posto in prima fila da spettatori rispetto alla democrazia.

 

Fiom-Cgil nazionale

 

Roma, 10 novembre 2017

La Fiom è il sindacato delle lavoratrici e lavoratori metalmeccanici della Cgil

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