PROMA, TOWER AUTOMOTIVE, COMMER TGS, SISTEMI SOSPENSIONE, JOHNSON CONTROLS, MUBEA, TIBERINA, HT, TI Group, GIR Sud, LEAR, IRMA, MAC, EMARC, in Basilicata cancellano i contratti aziendali e territoriali, e se i lavoratori non dovessero accettare un nuovo contratto “armonico” con quello Fiat uscirebbero anche dal Contratto nazionale.
IL RICATTO
La Fiom-Cgil propone:
- assemblee unitarie in tutti gli stabilimenti (anche negli altri stabilimenti italiani) utili a respingere il ricatto delle imprese e ad impedire che la minaccia si estenda a tutto il Paese;
- la presentazione e il referendum di mandato per una piattaforma unitaria in tutti gli stabilimenti interessati dal recesso per affermare il diritto a contrattare le norme e il salario.
La Fiom invita le lavoratrici e i lavoratori a partecipare a tutte le iniziative informative sindacali e a contribuire a tutte le azioni utili a impedire il tentativo di estendere il “Contratto Fiat”.
Roma, 19 maggio 2014